Poste, cosa succede se perdi il buono fruttifero cartaceo?

Dalla lunga, pluriennale giacenza in casa, può accadere di smarrire il prezioso documento carteceo. Come recuperarlo

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Buoni minori (Foto Adobe)

La vecchia grafica del prezioso documento di carta suggerisce quanto alla sua origine dobbiamo volgere il nostro sguardo parecchio indietro. Il buono postale fruttifero è al contempo uno strumento finanziario molto antico ma uno strumento al quale ricorrere ancora e ancora per tante buone ragioni. In primis, la semplicità, che in ambito di gestione del risparmio, non fa mai male.

Molte famiglie sono ricorse e ricorrono alla sottoscrizione di un buono per depositare una somma a nome del figlio già in età infantile, in modo da gettare le basi di un tesoretto che maturerà col tempo grazie all’azione percentuale degli interessi attivi. Si tratta di una scelta che darà i suoi frutti soltanto sul lungo termine ma almeno non è impegnativa, anzi. Non bisogna fare altro che tenere impegnata una somma per gli anni concordati, senza alcun prelievo, anche minimo, nel frattempo.

Poste Italiani, si può recuperare la somma di un buono fruttifero cartaceo smarrito?

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Poste Italiane (Foto Adobe)

I buoni fruttiferi, emessi da Poste Italiane e garantiti da Cassa Depositi e Prestiti, sono oggi annoverati entro un’ampia e ricca gamma di soluzioni. In risposta alle differenti esigenze dei risparmiatori, troviamo buoni fruttiferi anche di medio e breve termine, anche se i tassi rimangono (proporzionalmente) interessanti, privi, come di consueto, del rischio di repentine percentuali al ribasso.

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Tali documenti restano a lungo parcheggiati nei cassetti o negli armadi di casa. Il tempo è talvolta così lungo che possiamo dimenticarcene; eventualmente, un trasloco può condannarci definitivamente allo smarrimento di qualche vecchio e ricco esemplare. Cosa succede, allora? Essendo prodotti finanziari nominativi, è l’intestatario stesso che può richiederne un duplicato.

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Nel caso di buoni cointestati, la richiesta deve essere effettuata da tra entrambi i cointestatari;  se intestato ad un minore, da chi esercita potestà genitoriale; e, se caduto in successione, dagli eredi. Presso l’ufficio postale, sarà necessario compilare il modello di denuncia dello smarrimento; dopodiché lo stesso ufficio comunicherà alle altre filiali di non accettare buoni postali che abbiano un valore nominale inferiore a 516,46 euro, per la durata di 30 giorni consecutivi; e buoni dal valore nominale pari o superiore a 516,46 euro per 90 giorni consecutivi. Trascorsi i giorni, viene rilasciato il duplicato del buono andato smarrito, previo il pagamento del costo del servizio: 1,55 euro.

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