Che cos’è lo spread e come funziona

Quante volte hai sentito affermare dai telegiornali, un articolo di blog o su un quotidiano che lo spread sale o scende? Immagino tante, a tal punto che almeno una volta hai cercato online che cos’è lo spread.

Si tratta di un rilevatore dello stato di salute di un’economia, in particolare di quella europea e dei conti pubblici. A partire dal 2008 fino ad oggi, il termine “spread” è spesso divenuto oggetto di dibattiti pubblici e politici, in particolare in Italia.

In questo articolo potrai comprendere il significato di spread e il suo funzionamento, quali sono le conseguenze di un possibile rialzo sull’economia nazionale e tante altre informazioni utili.

Spread: significato e funzionamento spiegati in modo semplice

Letteralmente, la traduzione di questo termine inglese significa “divario” e indica la differenza di rendimento fra due titoli di Stato. Ecco un esempio molto semplice: se un titolo ha un rendimento pari al 4% e il secondo titolo rende l’1%, per calcolare lo spread bisogna fare una sottrazione e diremo che è pari a 3 punti percentuali.

I punti percentuali rappresentano, in termini tecnici, i punti base: 3 punti percentuali sono 300 punti base.

Bisogna però chiarire che il termine spread è un termine generico che può assumere un significato diverso in base al contesto in cui viene utilizzato. In ambito finanziario, ad esempio, non rappresenta esclusivamente la differenza tra due rendimenti ma anche tra quotazioni, prezzi e tassi di interesse.

In Italia, si utilizza il termine spread quando si confronta il rendimento dei BTP italiani con i bund tedeschi, che rappresentano i titoli di Stato a dieci anni più affidabili e si utilizzano in tutta Europa per confrontare l’economia dei Paesi EU. Più lo spread è basso e più l’economia del paese è considerata stabile.

Aumento dello spread: quali sono le conseguenze

I punti spread BTP-Bund indicano quanti interessi lo Stato italiano paga ai sottoscrittori delle sue emissioni obbligazionarie e rappresenta le aspettative che hanno gli investitori sulla stabilità del sistema finanziario/economico del nostro paese.

Quando lo spread aumenta la fiducia degli investitori diminuisce, viceversa, quando i punti spread diminuiscono aumenta la fiducia degli investitori e si riducono gli interessi che lo Stato deve offrire loro per ottenere gli investimenti.

Un’altra conseguenza di uno spread che aumenta è la crescita del debito pubblico, ovvero del debito che il Paese ha nei confronti di altri Stati, banche e individui. Più cresce il debito e più fondi occorrono per finanziarlo. Di conseguenza, questo aumento comporta un’ulteriore problematica che riguarda i cittadini: più aumentano i finanziamenti del debito pubblico e più aumentano le tasse sui cittadini o la riduzione dei servizi dello Stato.

Infine, lo spread causa anche un aumento dei tassi di interesse di mutui e prestiti, che creano problematiche in fase di accesso al credito. Tuttavia, è bene precisare che i finanziamenti a tasso fisso non risentono dell’andamento dello spread e non determina la variazione della rata mensile o degli interessi che, da contratto, sono fissi per tutta la durata del finanziamento.

Questo breve elenco di conseguenze basta per comprendere l’importanza dello spread come indicatore della salute finanziaria ed economica di un paese, che spesso può rappresentare un segnale d’allarme fondamentale per prevenire la crisi economica o addirittura il fallimento di uno Stato.

Le conseguenze dello spread sulle banche

Infine, per concludere l’articolo e offrire delle informazioni a 360°, è bene capire quali sono le conseguenze dell’aumento dello spread sulle banche. Gli istituti bancari italiani detengono in portafoglio milioni di euro emessi in titoli di Stato. Quando il tasso di interesse aumenta, in genere, le banche guadagnano un rendimento più alto.

Tuttavia, è bene specificare che l’aumento del tasso di interesse dei titoli di stato determina per le banche anche la presenza di un portafoglio con titoli meno sicuri che, in parole semplici, rappresenta un aspetto negativo.

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