Bollette, occhio alla beffa: perché molti pagano di più

Il caro bollette resta il tema di interesse principale in Italia in questo periodo. In tanti cercano il cambio gestore per risparmiare

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Bollette (Foto Pexels)

Il caro bollette è un tema che continua ad essere di attualità in Italia. Nonostante le misure di sostegno e i diversi interventi del Governo attraverso decreti di necessità e urgenza, gli aumenti si avvertono specie per le famiglie e le piccole imprese. Ci sono, poi, alcune attività imprenditoriali che si basano soprattutto sull’utilizzo di energia elettrica o gas.

In tanti, tuttavia, cercando di trovare il modo di risparmiare usando accorgimenti che limitano i consumi. Il clima può aiutare in questo periodo perché non è necessario più accendere i riscaldamenti anche in gran parte delle aree del Nord del Paese. Ciò potrebbe provocare un caldo della domanda di gas anche se in questo momento purtroppo non accade.

Mercato libero, occhio alla beffa

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Bollette (Foto Pexels)

Infatti, l’Italia e l’Europa sono alle prese con i rifornimenti a causa delle incertezze dovute al conflitto in Ucraina. In tanti cercano di cambiare gestore e si lanciano sulle offerte proposte per passare al mercato libero prima della data di passaggio obbligatorio, fissata per gennaio 2024.

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Diversi gestori attirano i clienti spingendoli verso il passaggio proponendo il prezzo bloccato. Tuttavia, è necessario osservare bene il contratto per non trovarsi dinanzi ad una vera beffa dopo un po’ di tempo. Infatti, in molti casi al prezzo bloccato corrisponde la clausola a favore del gestore di modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali.

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A confermare il rischio beffa è Marco Vignola, responsabile energia dell’Unione nazionale consumatori, che ne ha parlato al quotidiano Il Giorno: “Da gennaio – ha detto Vignola – c’è stato un boom di variazioni contrattuali. Sfortunatamente, a differenza di quanto vogliono raccontarci negli spot, che con i prezzi bloccati possiamo stare tranquilli senza preoccupazioni per un anno o due, un vero affare per chi aveva sottoscritto i contratti prima del giugno 2021, il Codice di condotta commerciale prevede invece la possibilità per il venditore di cambiare le carte in tavola”, conclude il responsabile dell’associazione.

 

 

 

 

 

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