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Pratiche commerciali scorrette

GPDP: al via il codice di condotta per il Telemarketing

Era necessario da tempo, e forse l’iniziativa del Garante per la privacy finalmente contribuirà ad arginare il telemarketing selvaggio che talvolta sfiora il confine del consentito

Telemarketing (Foto Pixabay)

Non è solo un problema di fastidio. Non è solo un’invasione pubblicitaria. Il telemarketing selvaggio attua strategie talmente aggressive da travalicare, oltre che un codice etico, anche ciò che è consentito normativamente. Chiunque di noi si chiede come sia possibile che il nostro numero privato diventi database di tutte queste aziende di promozione di servizi.

La risposta è semplice. I dati personali sono tra le merci più preziose in circolazione. E la ricerca di contatti sempre più diversificati, che possono trasformarsi in potenziali clienti, non sempre è in linea con le norme sulla privacy.

Il Garante per la privacy annuncia che sono iniziati “i lavori per la stesura di un codice di condotta che regoli le attività di telemarketing e contrasti il fenomeno delle chiamate promozionali indesiderate”.

Il 3 maggio, l’Unione Nazionale Consumatori ha pubblicato un comunicato stampa in cui l’associazione condivide la richiesta dell’Antitrust di imporre che i contratti per le forniture siano formalizzati per iscritto. Nella prassi vigente, basta dire un sì registrato al telefono per aderire ad un contratto di luce, gas o telefonico. E questo apre una porta a tutta una serie di potenziali scorrettezze. Ad esempio nei confronti degli anziani, che potrebbero non essere in grado di comprendere fino in fondo cosa comporta in termini economici una variazione di contratto.

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“Non possiamo che sottoscrivere la proposta dell’Authority. Da tempo lo chiediamo, visto che le bollette di luce e gas restano un mistero irrisolto del nostro Paese e, indipendentemente dal telemarketing selvaggio, è impossibile capire in una telefonata se il contratto offerto è più vantaggioso oppure no” – afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.

Forse non in molti sanno che è possibile iscrivere il proprio numero al registro delle opposizioni, rendendo il proprio numero incontattabile per legge. Ribadisce Vignola: “Servono indennizzi automatici per chi riceve telefonate nonostante sia iscritto al Registro delle Opposizioni”.

In sostanza il telemarketing, etichettato come selvaggio, è figlio della concorrenza a tutti i costi, e gli individui, con le loro peculiarità, sono merce intercambiabile e pronta ad essere messa sul piatto del miglior richiedente. Il codice di condotta del Garante per la privacy è un buon inizio, ma solo se ad esso seguiranno sanzioni severe e tangibili, magari con una normativa ad hoc che le accompagni.

Pubblicato da
Giulia Borraccino