Postepay, cosa succede se il conto è fermo da tempo?

La Postepay può essere o meno collegata ad un conto Bancoposta. Se il deposito è fermo da molto tempo si rischiano conseguenze spiacevoli

postepay conto dormiente
Postepay (Foto Youtube)

La Postepay è la carta prepagata più richiesta dai cittadini. In parte perché è stata pionieristica, in parte per i termini contrattuali vantaggiosi. Può essere aperta sia da maggiorenni che da minorenni, con l’avallo di un genitore; è una forma di conto corrente che non va mai in rosso, e quindi previene sia i furti che le spese oltre limite.

La PostePay è svincolata dall’obbligo del conto corrente. E’ autonoma e nelle versioni più attuali anche dotata di Iban, così da consentire i bonifici e gli accrediti ad esempio degli stipendi. In ogni caso si può anche aprire un conto BancoPosta e ricaricare direttamente da esso. Agendo nella stessa banca i trasferimenti sono più semplici. Tuttavia la PostePay può essere ricaricata da qualunque conto corrente. Ma cosa succede se il conto non è movimentato da tempo?

Postepay, i conti postali cosiddetti dormienti

postepay conti dormienti
Poste Italiane (Foto Adobe)

La Postepay può essere ricaricata da un conto corrente, postale o meno. I conti correnti postali hanno il vantaggio di costi estremamente contenuti, se non pari a zero. Il problema insorge quando un deposito postale, magari di cifra esigua, finisce nel dimenticatoio per parecchio tempo.

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Tutti i conti correnti, compresi quelli postali ed i libretti, dopo 10 anni di abbandono vengono definiti dormienti. Il deposito, se superiore ai 100 euro, può essere trasferito nel Fondo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ciò significa che il titolare del conto perde il diritto sul proprio denaro. Si definiscono conti dormienti quelli sui quali non viene fatto alcun movimento, neanche il controllo del saldo, da almeno 10 anni. Ovviamente Poste Italiane avverte prima di trasferire il denaro.

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E’ facile “risvegliare” un conto dormiente: basta effettuare qualunque tipo di operazione, come un pagamento, un prelievo, un deposito o la richiesta di un saldo. In questo modo il conto esce dalla categoria dormiente e non si corre più pericolo che il deposito venga requisito. Tuttavia, anche nell’eventualità in cui il deposito finisca nel Fondo si può richiedere indietro. Ma ci vorranno alcuni mesi.

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