Affitto casa, per legge la caparra non può superare questa cifra

Quando prendiamo in affitto una casa ci viene chiesto di pagare una caparra che, però, per legge, non può superare questa cifra

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Se abbiamo deciso di prendere in affitto una casa e abbiamo trovato quella che fa al caso nostro, allora non ci resta che procedere con la firma del contratto che, spesso, prevede anche il pagamento di una caparra. Generalmente la caparra viene versata quando si stipula una compravendita definitiva avente ad oggetto un immobile.

Compito della caparra è confermare l’impegno assunto dall’affittuario e, allo stesso tempo, costituire una sorta di risarcimento danni nel caso in cui lo stesso dovesse risultare inadempiente. L’ammontare della caparra è a discrezione delle parti ma in generale corrisponde ad una percentuale complessiva del valore dell’affare.

Caparra affitto casa, per legge non può superare questa cifra

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caparra casa affitto (Foto Adobe)

La caparra è una operazione tipica della compravendita dal momento che alla stipula dell’accordo l’acquirente si impegna a versare un anticipo sul prezzo finale. Scopo principale della caparra è quello di scongiurare ripensamenti in pago a chi l’ha pagata: per legge, infatti, chi si sottrae a un contratto dopo aver versato la caparra non ha diritto alla restituzione della stessa.

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In questo caso si parla di caparra confirmatoria poiché garantisce l’impegno della parte. Ma a quanto deve ammontare il pagamento della caparra? E c’è una cifra massima oltre la quale per legge non si può richiedere? Scopriamolo insieme. Come detto, la caparra viene versata dall’acquirente per confermare la serietà dell’intenzione di affittare il bene.

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Quando si ha a che fare con immobili, quindi con le case, la caparra si aggira intorno al 10% del prezzo di acquisto. Si tratta tuttavia di una percentuale orientativa, che può essere minore o maggiore a seconda degli accordi. Non esiste quindi una regola che stabilisca l’esatto ammontare della caparra. Spesso si parla di una percentuale che si aggira intorno al 10-20% del prezzo proposto dall’acquirente, ma nulla vieta che possa essere anche una cifra differente.

Spesso la caparra è pagata al momento della sottoscrizione del preliminare di vendita: già al momento della stipula del contratto preliminare può essere chiesto il pagamento di una caparra, pari sempre a una percentuale del corrispettivo totale. Ovviamente, quanto versato a titolo di caparra andrà sottratto dal prezzo finale.

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