Olimpiadi Milano-Cortina 2026, associazioni ambientaliste preoccupate per l’impatto ecologico

Le associazioni si sono unite in dichiarazioni che ribadiscono la necessità di una valutazione strategica ambientale

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Olimpiadi invernali (Foto Unsplash)

Ad aprile 2021, il CAI, Legambiente, la Lipu, Italia Nostra, Federazione Nazionale Pro Natura, Mountain Wilderness Italia, il Touring Club Italia ed il WWF, hanno inviato al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ed al Ministero della Transizione Ecologica una lettera aperta in cui hanno lodato l’opportunità data dalle Olimpiadi invernali in Italia, ma contestualmente hanno richiesto trasparenza procedurale e coinvolgimento delle associazioni ambientaliste nei progetti. L’istanza è rimasta lettera morta.

Al momento “nulla si conosce dunque per quanto riguarda in particolare l’attivazione delle procedure di VAS nazionale sulle opere essenziali, connesse e di contesto in corso o in preparazione”. Il 15 febbraio scorso le associazioni hanno avuto un frettoloso incontro con il con il Vice Ministro Alessandro Morelli, il quale ha ribadito la necessità di affrontare la situazione delle Olimpiadi invernali insieme alle associazioni, per venire a capo delle problematiche relative ai tempi molto stretti per la costruzione di opere.

Ma come le Associazioni stesse denunciano in un comunicato stampa del 15 aprile 2022 da tutte loro sottoscritto, i fatti successivi all’incontro dimostrano “come il comportamento ministeriale vada nei fatti in una direzione diametralmente opposta e che non veda nelle associazioni ambientaliste un interlocutore”.

Una settimana dopo l’incontro, il 23 febbraio 2022, il Presidente del Consiglio ha nominato Luigi Valerio Sant’Andrea Commissario straordinario per 8 interventi riguardanti i Giochi, tra cui il prolungamento ovest della tangenziale di Sondrio e le varianti della statale di Alemagna a Cortina e a Longarone. Il Commissario aveva preso parte anche all’incontro del 15 febbraio, in veste di l’Amministratore delegato della “Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026”, senza essere intervenuto in alcun modo.

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Con parere rilasciato il 17 febbraio 2022, il Commissario UE Sinkevičius si è espresso positivamente alla necessità di sottoporre le opere olimpiche ad un adeguato procedimento di valutazione ambientale. Ma le associazioni sono state costrette a denunciare pubblicamente la situazione. A loro parere, il commissariamento straordinario, che acceleri le procedure e che consenta di recuperare il ritardo sulle opere, è la preoccupazione prioritaria dei Ministeri competenti. Quando invece l’integrità dell’ambiente naturale della zona toccata dalle opere è “fortemente a rischio”.

Per questo le associazioni avanzano richieste su tre punti principali. In sintesi:

  • che sia redatto un Piano unitario e il relativo Rapporto Ambientale riguardanti le opere e gli interventi essenziali;
  • che la VAS (Valutazione ambientale strategica), includa anche l’incidenza delle variazioni di uso del suolo e le dinamiche del carico insediativo;
  • che la risposta alle richieste sia data entro la fine di aprile.

Questa è brevemente la cronistoria che ha portato le associazioni coinvolte a denunciare il comportamento istituzionale nella questione Giochi. Le Olimpiadi rappresentano sempre un’opportunità di apportare migliorie strutturali, che facilmente può travalicare in preoccupante deformazione del luogo originario, specialmente se si tratta di un ambiente naturale – quale è quello delle Dolomiti e delle Alpi in generale – che è patrimonio Unesco e che per l’Italia rappresenta un tesoro naturalistico e risorsa idrica fondamentale.

Se in virtù del progresso e dei fondi per le Olimpiadi non verrà tenuta in sufficiente considerazione la specificità del luogo che ospita i Giochi, l’ambiente sarà messo a rischio, e la compromissione del patrimonio paesaggistico non potrà in alcun modo essere compensata da alcun guadagno economico o da nessun presupposto prestigio.

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