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Libretto Poste, l’abitudine che può smagnetizzare la carta

È bene adottare una buona pratica di conservazione della carta per evitare il rischio di non poterla utilizzare al bisogno. Come fare

Carte magnetiche (Foto Adobe)

Il nostro presente è battezzato sotto l’egida delle carte magnetiche: ne possediamo in numero sempre crescente, per qualsiasi servizio, da quello più essenziale al più frivolo. È lontana l’epoca in cui le sole carte presenti nel nostro portafogli erano la carta bancomat e la carta di credito; ad oggi, una moltitudine di attività ha adottato la carta magnetica e le fessure dello stesso portadenaro sono sempre più occupate.

Sulla banda magnetica passa dal denaro, l’abbonamento ai mezzi di trasporto, fino alla raccolta dei punti del supermercato; era altrettanto inevitabile che il “processo” di plastificazione potesse coinvolgere un giorno anche la vecchia carta d’identità, preceduta dalla tessera sanitaria e, ancor prima, dalla patente di guida. Ma il sistema magnetico supporta non solo le transizioni monetarie ma anche la memoria dei nostri dati sensibili; perciò la conservazione ottimale di queste carte è più che doverosa.

Libretto Poste, quali sistemi per evitare circostanze sgradevoli

Libretto postale (Da Facebook)

La “tradizione” di taluni documenti sta rapidamente venendo meno, tale che un’istituzione come le Poste Italiane parlano di “dematerializzazione”; un passaggio, come detto, inevitabile con gli strumenti tecnologici a disposizione, portatori di indubbi vantaggi ma talvolta di banali quanto sorprendenti effetti collaterali. Quante volte, infatti, siamo incorsi alla smagnetizzazione di una di queste carte?

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In effetti, date le cause, dobbiamo ritenerci “correi” di una simile, sgradevole circostanza;  una qualche cattiva abitudine che senza ragionarci poi troppo, ci induce a tenere troppo vicine le “card”, ad esempio, alle monete: il metallo disturba pesantemente il campo magnetico fino a rendere inutilizzabile la carta. Anche coloro che tendono a portare con sé l’indispensabile, magari lo smartphone e il tablet, possono cadere vittima di questo semplice fenomeno fisico.

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Il vecchio Libretto di Risparmio non è rimasto immune dalla rivoluzione tecnologica: oltre alla PostePay e al BancoPosta, è entrato nel novero con la sua carta e il relativo pin. Per la maggiore facilità. di prelevare denaro per un vecchio strumento come il libretto, è quantomai necessaria l’attenzione alla conservazione della carta magnetica: occorre riporla in un luogo di custodia a parte da dove si ripone il denaro, specie le monete, e lontano dal cellulare e dagli altri apparecchi tecnologici di cui siamo ricolmi. A meno che non scegliamo la soluzione più radicale: come per i pagamenti, abilitando le transazioni di risparmio tramite app su smartphone. E liberando così una fessura.

Pubblicato da
Roberto Alciati