Agenzia delle Entrate, cambiano gli obblighi per questi affitti

A breve cambieranno gli obblighi sugli affitti brevi. A comunicarlo l’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 17 marzo 

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Affitto casa (Foto Pixabay)

Novità importanti in arrivo per tutti coloro che affittano con il metodo degli affitti brevi. A partire dal prossimo anno, e dunque dal 2023, sarà obbligatorio comunicare all’Agenzia delle Entrate l’anno di locazione e tutti i dati catastali dell’appartamento. A stabilirlo l’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 17 marzo 2022.

La comunicazione dell’anno di locazione e dei dati catastali dovrà essere effettuata online entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di stipula del contratto attraverso i servizi telematici, e quindi online, dell’Amministrazione finanziaria. L’obbligo interesserà anche i contratti di locazione sottoscritti con l’intervento di intermediari immobiliari o di coloro che gestiscono portali telematici.

Affitti brevi, novità in arrivo dal 2023

casa mutuo
casa (Foto pixabay)

L’obbligo di queste comunicazioni è riferito ai contratti di affitto non superiori a 30 giorni relativi a immobili a uso abitativo, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, anche se includono la fornitura di biancheria e la pulizia della casa. Devono adeguarsi alle nuove regole anche i contratti di sublocazione e concessione in godimento a terzi, a titolo oneroso, purché siano stipulati da persone fisiche, direttamente, o tramite intermediari immobiliari.

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Le novità sono state introdotte dall’Agenzia delle Entrate per due motivi fondamentali: individuare con una maggior precisione le caratteristiche del contratto nonché il periodo di locazione e identificare esattamente l’immobile nel caso di più contratti relativi a uno stesso proprietario. Tramite i dati catastali, infatti, si possono effettuare le opportune verifiche sull’unità immobiliare in base al catasto edilizio urbano e gli intestatari dell’edificio.

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Nella comunicazione dovranno essere inseriti il nome, cognome e codice fiscale del locatore; la durata del contratto; indirizzo dell’immobile locato; importo del corrispettivo lordo; anno di riferimento e dati catastali dell’immobile locato. In caso di contratti relativi allo stesso immobile e stipulati dal medesimo locatore, la comunicazione dei dati può avvenire anche in forma aggregata.

Tutti coloro che applicano la ritenuta del 21% sui canoni di locazione e corrispettivi, e quindi operano in qualità di sostituti d’imposta, dovranno espletare tale nuovo obbligo tramite la Certificazione Unica. Coloro che non applicano la ritenuta del 21% dovranno effettuare le debite comunicazioni attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di firma e stipula del contratto.

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