Certificazione Unica, l’Agenzia delle Entrate aggiorna lo scadenzario

L’Agenzia delle Entrate ricorda ai contribuenti la data ultima di presentazione della Certificazione Unica. Quando sarà e con quali modalità

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INPS (Foto ANSA)

Ogni anno, è comprensibile, gli appuntamenti col Fisco sono moltissimi. Sia contribuenti privati che aziende si confrontano regolarmente con un calendario fiscale sempre pieno di impegni legati ad adempimenti o comunicazione. I privati, in particolar modo, sono i più “vulnerabili” nell’eludere distrattamente qualche importante obbligo nei confronti delle casse dello Stato; occorre un’attenzione necessaria, anche perché da queste dichiarazioni deriva sì la responsabilità a pagare il giusto, ma anche eventuali sconti su tasse e rimborsi.

Da questo punto di vista, l’Agenzia delle Entrate è piuttosto previdente. Sul suo sito viene aggiornato regolarmente lo scadenzario fiscale dove ognuno di noi può ricavarne il proprio calendario, a seconda della situazione fiscale personale e senza alcun ombra sulle tempistiche. Ad esempio, negli ultimi giorni si è succeduta la data di pagamento della rata inerente alla Rottamazione-ter, il 28 febbraio scorso; ma molte sono le date da ricordare e per il contribuente una in particolare lo richiama ai suoi doveri più di tutte le altre.

Certificazione Unica 2022, qual è la data di presentazione ai fini Isee

inps assegno unico
(Adobe)

La data più prossima è certamente quella presentazione della Certificazione Unica 2022. L’Agenzia delle Entrate ne ha rilasciato la versione aggiornata e le istruzioni da seguire per la presentazione (si trova tutto online). La Certificazione Unica attesta la ricezione dei redditi ricevuti nell’anno precedente ai fini della determinazione Isee: sono sottoposti a verifica tutti i compensi e/o gli stipendi ricevuti, ma di riflesso è oggetto di controllo anche il datore di lavoro: ad esempio, se ha versato o meno le ritenute fiscali.

Non si può non ricordare la sua importanza ai fini della presentazione della dichiarazione dei redditi; tutti sono chiamati all’appello: dai sostituti d’imposta, per documentare i redditi da lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo e provvigioni; a redditi diversi, come i corrispettivi riscossi dai contratti di locazioni brevi. L’Agenzia delle Entrate fissa la data ultima di invio della Certificazione Unica al percettore delle somme, il 16 marzo 2022.

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Essa andrà rilasciata: al percettore delle somme, utilizzando l’apposito modello di sintesi; all’Agenzia delle Entrate, per via telematica con il modello ordinario. Costituisce un obbligo per tutti coloro che operare ritenute alla fonte; che corrispondono compensi soggetti a ritenuta alla fonte; che hanno versato contributi previdenziali e assistenziali, o premi assicurativi INAIL. A loro si aggiungono inoltre intermediari e altri soggetti che intervengono in operazioni fiscalmente rilevanti.

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Se si riceve la pensione, la disoccupazione o, ancora, altri sussidi come il reddito di cittadinanza, l’obbligo di trasmissione è a carico del datore di lavoro, l’Inps o altri enti. Entro il 31 ottobre 2022, invece, c’è tempo per la trasmissione telematica delle certificazioni uniche destinate ai i redditi esenti o non dichiarabili.

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