Commissioni bancomat: chi rischia di pagare per prelevare

Cambiamenti in vista per il mondo della circolazione del contante. Previste modifiche ai costi delle commissioni

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Bancomat prelievo (Foto Adobe)

I tanti cambiamenti in corso che riguardano in generale la circolazione dei soldi stanno coinvolgendo anche la mobilità del denaro contante. E’ in corso una progressiva riforma del mondo finanziario in merito alla circolazione dei soldi contanti. Le novità coinvolgono specialmente i prelievi al bancomat. La società che gestisce gli sportelli atm, infatti, ha proposto il cambio delle tariffe per le commissioni.

Secondo Bancomat Spa, le cui azioni sono in possesso dei principali istituti di credito, le banche non sono più disposte a sostenere il costo del servizio dei prelievi gratuiti. Si tratta, in particolare, dei prelievi che riguardano le persone che si rivolgono agli sportelli bancomat di istituti diversi dal proprio. Molte banche offrono e hanno offerto fino ad oggi il servizio gratuito ai propri clienti.

Bancomat, cosa succede alle commissioni

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Prelievo bancomat (Foto Adobe)

Tuttavia, questo servizio ha comunque un costo, che dovrebbe ammontare ad una cifra pari a 0,49 centesimi a commissione. Costo che le banche vorrebbero superare. Pertanto è stata proposta una riforma che cambierebbe molto per le abitudini dei cittadini abituati a usare i contante. Per i residenti di alcuni territori sarebbe un problema perché le banche stanno progressivamente diminuendo anche il numero di sportelli e bancomat sul territorio.

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Pertanto al costo già esistente in alcune aree relativo allo spostamento necessario per raggiungere uno sportello bancomat, va aggiunta anche la commissione per coloro che fino ad oggi ricevono gratuitamente il servizio. In alcune aree particolarmente svantaggiate dalla presenza di bancomat per sopperire a questa mancanza sono nati degli accordi con le farmacie presso le quali sarà possibile prelevare contante.

Quanto costerà l’aumento: le previsioni

Per quanto riguarda il costo, questo dovrebbe aggirarsi su 1,50 euro. Secondo Altroconsumo gli istituti di credito dovrebbero allinearsi così come è accaduto anche in altre situazioni di carattere finanziario. Per attendere con certezza cosa accadrà sarà necessario, tuttavia, aspettare l’esito del parere dell’Antitrust.

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L’agenzia dovrebbe esprimersi entro il 29 aprile. Tuttavia, anche in caso di accettazione della proposta, la riforma non avverrà in tempi brevi in ogni caso. Secondo le stime a partire dalla posizione dell’Antitrust passeranno almeno 12 o 18 mesi dall’operatività dell’eventuale riforma. Una riforma che proietta in ogni caso verso una limitazione del contante e a favore della digitalizzazione.

La tendenza è anche confermata dal fatto che mentre i costi generali medi di tenuta dei conti correnti bancari tradizionali sono in aumento, aumentano le offerte per i conti online. Il fatto che soprattutto per gli under 40 si trovano offerte sui conti online rende un po’ l’idea della tendenza del momento.

 

 

 

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