Dichiarazione redditi, le spese da detrarre nel 2022

Un ricco paniere di detrazioni per le spese sostenute nel 2021 da riversare nella dichiarazione dei redditi. Quali le opportunità

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È trascorsa una piccola fetta dell’anno e già possiamo parlare dell’appuntamento più atteso da coloro che sono chiamati a versare le tasse: la dichiarazione dei redditi. Va premesso che sono già note le indicazioni che, dal 2020, rendono valide le detrazioni a condizione che le spese siano sostenute tramite pagamenti tracciabili, ad eccezione dell’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e alle prestazioni sanitarie somministrate dalle strutture pubbliche o da strutture private convenzionate.

Ebbene, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili, dal suo sito, i nuovi modelli. Sarà un calcolo che richiederà un extra di attenzione rispetto al passato, in quanto si è beneficiato di agevolazioni e detrazioni in misura straordinaria durante l’anno appena trascorso; inoltre, sono molte le novità del 730 scaturite dalla gamma di bonus ancora oggi in fase di erogazione.

Dichiarazione redditi, le spese detraibili nel 730/22

Dichiarazione redditi bonus
Pixabay

In molti casi, ad ogni spesa il suo bonus. Si parte col bonus musica, dal quale si può detrarre il 19% delle spese fino a 1.000 euro, effettuate nel 2021, relative a scuole di musica, conservatori e cori frequentati dai figli in età compresa tra i 5 e i 18 anni, con reddito familiare non superiore a 36mila euro; il bonus acqua potabile, che permette un credito d’imposta del 50% sull’acquisto e l’installazione di sistemi finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque da bere, erogate da acquedotti.

Non si può ignorare il Superbonus, da cui detrazione il 110% della spese per interventi finalizzati di efficienza energetica e di consolidamento antisismico degli edifici, senza escludere l’installazione di impianti fotovoltaici e per la ricarica di veicoli elettrici. Anche per i redditi massimi di 15.494 euro può godere di una detrazione sull’affitto di 300 euro e di 150 euro se il reddito fino a 30.987 euro; i canoni concordati fanno accedere, per le rispettive fasce di reddito, alle detrazioni di 496 euro e di 248 euro.

Nel primo triennio i lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza nel comune di lavoro o limitrofo, con distanza di almeno 100 chilometri, hanno diritto a una detrazione, rispettivamente, di 992 euro e di 496 euro. la detrazione è di di 992 euro per i primi tre anni, per inquilini tra i 20 e i 30 anni che lasciano la casa dei genitori, con un possono un reddito sotto i 15.949 euro.

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Anche per i proprietari di immobili è prevista una detrazione del 19% sugli interessi passivi pagati sul mutuo fino a un massimo di 4mila euro per l’acquisto e fino a 2.582 euro per la costruzione o ristrutturazione dell’abitazione principale; stessa percentuale per le spese di mediazione dell’agenzia immobiliare e la fruizione del credito d’imposta per l’acquisto della prima casa per gli under 36.

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Oltre alle note agevolazioni legate alla ristrutturazione di immobili definite dal Bonus Facciate, Recupero edilizio, Bonus mobili, Bonus verde e Condominio, ricordiamo il credito di imposta del 20% per chi usufruisce del bonus vacanze; del 19% del costo dell’assicurazione contro eventi calamitosi o infortunio, della spesa per abbonamenti ai mezzi pubblici e delle spese per lo sport per i ragazzi; del 19% per le rette di asili nido, le spese per la frequenza a scuole dell’infanzia, primarie e secondarie e le spese universitarie, incluse quelle per l’affitto degli studenti fuori sede e quelle sostenute nel 2018 per l’acquisto di materiale per ragazzi con disturbi dell’apprendimento.

Altre detrazioni fiscali al 19% riguardano le spese sanitarie e veterinarie, le spese legate alla disabilità, ai funerali. Infine esistono deduzioni fiscali su colf, adozioni internazionali e assegni di mantenimento.

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