Pensione integrativa Poste: ecco costi e dettagli

La previdenza complementare secondo Poste Italiane per le necessità del proprio futuro. È davvero la scelta giusta?

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A seconda dei punti di vista, più spesso nella percezione delle diverse età, la pensione appare in definitiva un punto di approdo, quasi una terra di conquista, se osservata dal mondo fluido della vita lavorativa. Eppure l’Istat ci dice che quello della pensione è un tempo dalla durata mediamente ventennale; una prospettiva che deve fare i conti anche con le vicissitudini della vita, legate tendenzialmente alla salute.

Insomma, una fase della propria vita che tutti desidereremmo tranquilla, magari supportata da un buon sostegno economico. La pensione rischia di non bastare, talvolta; oppure, un aiuto integrativo può permettere di vivere con maggiore serenità. Da qualche anno gli istituti di credito hanno creato dei prodotti ad hoc per la propria pensione complementare. E le Poste Italiane vantano un’interessante proposta.

 

Poste Italiane, una pensione integrativa secondo il proprio profilo

pensione green pass
(pixabay)

Per disporre di una rendita, o capitale futuro, occorre impegnarsi oggi. Poste Italiane ha formulato un Piano Individuale Pensionistico, secondo tre profili di investimento, mantenendo la massima flessibilità nel piano dei versamenti: Postaprevidenza Valore. Sul modello assicurativo di Poste Vita, permettete di beneficiare, al momento del pensionamento, di un importo complementare alla pensione pubblica.

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Si può scegliere tra tre profili d’investimento: Profilo Garantito, che prevede di investire il 100% dei contributi versati nella Gestione Separata, restituendo un importo minimo garantito pari al capitale investito; Profilo Guidato, con un’allocazione iniziale dei contributi versati tra la Gestione Separata e il Fondo Interno Assicurativo in funzione degli anni mancanti alla pensione pubblica, con un ribilanciamento automatico ogni 5 anni in favore della Gestione Separata; Profilo Dinamico, basato su tre linee predefinite con una differente allocazione dell’investimento tra la Gestione Separata e il Fondo Interno Assicurativo.

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Il versamento può avvenire mensilmente o annualmente, con la possibilità di modificare nel tempo l’importo e la modalità di contribuzione, di sospendere temporaneamente il versamento o di effettuare versamenti aggiuntivi. I costi sono circoscritti dal 2,5% su ogni versamento per i soli primi 15 anni (nessun costo sui versamenti effettuati dopo 15 anni), al servizio di erogazione della rendita, pari allo 0,50% per spese. Un lavoratore dipendente può contribuire al piano versando somme derivanti dal tuo TFR. In ogni caso, la previdenza complementare è deducibile, grazie alla fiscalità agevolata che ne sottolinea l’importanza sia in termini individuali che sociali.

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