Pensioni, tutti gli aumenti da gennaio: cifre e tabella 

A partire da gennaio aumenteranno le pensioni grazie a due fattori: le rivalutazioni in base all’inflazione e il taglio Irpef

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(pixabay)

In arrivo i primi prospetti di calcolo relativi all’aumento delle pensioni che si avrà a partire da gennaio 2022. Gli aumenti sono dovuti a due ordini di motivi: la rivalutazione al tasso di inflazione, ossia l’aumento dei prezzi; il taglio dell’Irpef. Nel primo caso l’aumento è dovuto per l’aumento dei prezzi, l’inflazione, causato dalla ripresa repentina dei consumi e dalle incertezze sul futuro legato alla pandemia. Le materie prime sono prodotte con prudenza senza soddisfare pienamente la domanda e questo genera aumenti dei prezzi delle stesse.

Pensioni, ecco gli aumenti in base all’assegno ricevutopensioni aumenti

La conseguenza è l’aumento che si trasferisce dalle materie prime ai prezzi di tanti altri beni con il costo della vita che diventa più gravoso, specie per chi vie di assegno fisso. L’altra motivazione, legata al taglio Irpef, è dovuta non all’inflazione e al caro vita, bensì al programma di taglio delle tasse previste dal governo italiano.

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Il Sole24ore ha predisposto una tabella degli aumenti totali, ossia comprensivi sia del taglio Irpef che della rivalutazione, per ogni assegno di pensione. Come si può notare dalla tabella, gli aumenti vanno dai 13 euro mensili per chi percepisce un assegno di 1000 euro al mese ai 101 euro circa per chi ha un assegno di 3500 euro al mese. Gli aumenti si incrementano di circa 4 euro al mese man mano che l’assegno cresce di 100 euro.

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Gli aumenti si fanno più interessanti a partire dai 30 euro mensili al mese netti che corrispondono ad una pensione di 1600 euro. Questa previsione, tuttavia, non è ben vista dai sindacati che vorrebbero di più per i redditi più bassi rispetto a quelli più alti. Infatti, due delle principali sigle sindacali hanno proclamato uno sciopero generale. Si tratta di Cigl e Uil.

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