Arrivano altri aumenti, il Codacons insorge contro il governo

L’associazione dei consumatori reagisce all’aumento della revisione auto in atto dal 2 novembre

(Pixabay)

Il Codacons insorge contro l’ultimo aumento in vigore dal 2 novembre. Si tratta dell’aumento di 10 euro circa della revisione auto. L’associazione dei consumatori non ci sta all’ennesimo aumento ai danni dei consumatori.

Il commento dell’associazione attraverso le parole del presidente Carlo Rienzi è stato duro nei confronti del Governo: “A partire dal 2 novembre il costo-base del collaudo presso le sedi della Motorizzazione aumenterà da 45 euro a 54,90 euro, con un aumento della tariffa del +22% – spiega il presidente -. Se la revisione è fatta in un’autofficina autorizzata, il costo passa da 66,88 euro a 79,02 euro (quindi 12,14 euro in più)”.

Codacons all’attacco del Governo auto soldi

“Questo – ha proseguito Rienzi – per effetto di un Decreto interministeriale firmato dal Ministero delle Infrastrutture e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che va ad appesantire le spese per la gestione dei veicoli in capo alle famiglie, già stremate dalla corsa senza sosta dei prezzi di benzina e gasolio”. Il presidente rincara la dose parlando di automobilisti utilizzati come il bancomat.

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Il riferimento del Codacons è già agli aumenti dei carburanti che non vengono mai menzionati dai rappresentanti del Governo. Benzina e altri carburanti stanno già pesando sui bilanci delle famiglie italiane e l’associazione dei consumatori italiani si aspettava tutto tranne che un ulteriore rincaro del settore automobilistico.

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Il settore della gestione dei veicoli sta subendo in maniera consistente la ripresa economica e l’aumento dei prezzi. Gli aumenti dei prezzi di consumi ed energia dovrebbero proseguire fino a marzo per poi stabilizzarsi. Nel caso di costi di energia come petrolio, gas e luce, dovrebbero tornare ai livelli precedenti gradualmente. Tuttavia, difficile che ciò accada per i beni di consumo che una volta aumentati, difficilmente si abbassano.

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