Blocco degli sfratti, al via i ristori comunali per la mancata Imu

Il governo ha stanziato dei fondi per ripagare i comuni dell’azzeramento dell’Imu per i locatori che non hanno percepito l’affitto

Imu 2021

Tra le misure di contenimento della crisi economica si è introdotto il blocco degli sfratti, che è durato per tutto il lockdown ed a seguire. Il blocco degli sfratti ha comportato l’impossibilità di mandar via gli inquilini morosi. Per questo motivo il governo ha dispensato i locatori dal pagamento dell’Imu 2021.

Non hanno pagato l’Imu per l’appartamento affittato i locatori che a fine febbraio 2020 avevano già acquisito l’ingiunzione di sfratto dalle autorità. Ma la mancata tassa ha impoverito le casse comunali, che per quest’anno hanno perso milioni di euro nelle principali città.

Il decreto di esenzione dell’Imu intende “non penalizzare ulteriormente i soggetti che erano stati già costretti all’impossibilità di rientrare materialmente in possesso dei propri immobili, nonostante la convalida di sfratto per morosità”.

Il ristoro per i comuni con poco Imu

Imu casa
(pixabay)

Il decreto Sostegni-bis, sollevando alcuni locatori dal pagamento dell’Imu, ha creato un deficit nelle tasse comunali. Per ristorarlo, il governo ha stanziato 115 milioni di euro, ad ora elargiti nella prima tranche, per rimpolpare le casse comunali.

La ripartizione è stata la seguente: oltre 6 milioni di euro destinati a Roma, 3,7 milioni per Milano, 2 milioni circa per Bari. La prima tranche da 34,5 milioni di euro è stata ripartita il 19 ottobre scorso. Un nuovo decreto assegnerà i restanti 80,5 milioni circa per l’anno in corso.

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Ricordiamo che le risorse sono riservate ai comuni capoluogo di provincia e a 48 comuni non capoluogo con oltre 60.000 abitanti o con popolazione pari ad almeno il 60% di quella del capoluogo della provincia di appartenenza.

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Gli enti locali che ne hanno beneficiato sono 154. La somma in assoluto più consistente è stata indirizzata a Roma. Il Nord per ora ha visto poche risorse.

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