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Diritti

Osservatorio diritti vuole lanciare una App sul consumo critico

Un’applicazione su smartphone che guidi il consumatore nelle scelte etiche sugli acquisti

(unsplash)

“Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a fare nello stesso modo”. Da questa frase di Albert Einstein Osservatorio Diritti fa nascere un’idea, che se realizzata, potrebbe portare ad una reale “rivoluzione degli acquisti”.

Molte persone posseggono una sensibilità etica verso temi quali i diritti umani o la sostenibilità ambientale, ma, alle intenzioni spesso non corrispondono i fatti. Quando si fa la spesa la preferenza sull’acquisto è la convenienza del prodotto. Qual è il motivo? Il prezzo? l’informazione?

Le etichettature a semaforo sui prodotti dannosi per la salute hanno avuto conseguenze positive nelle scelte dei consumatori, ed allora perché non replicare tale criterio anche per il consumo critico?

Osservatorio Diritti, in un comunicato datato l’11 ottobre, annuncia la nascita di un progetto che se concretizzato può dare una mano reale al cambiamento dei consumi. Quando si acquista un prodotto, nell’economia globalizzata, volenti o nolenti si fa una scelta etica. Privilegiare una multinazionale che sfrutta il lavoro del terzo mondo piuttosto che un prodotto locale a Km 0 porta con sè delle conseguenze. E non è responsabilità del consumatore, è il funzionamento del sistema.

Ma per ribaltare questo quadro si può fare una scelta in direzione opposta. Osservatorio Diritti vuole realizzare una App che informi il consumatore sul livello di “tossicità etica” di un prodotto o di un’azienda. Ad esempio, se una marca di caffè è prodotta in violazione della sostenibilità ambientale e dei diritti umani, l’applicazione può segnalarlo immediatamente.A questo punto la scelta del consumatore diventa consapevole, in un senso o nell’altro.

Per fare ciò l’associazione ha bisogno di aiuto, da parte degli utenti e da parte degli studiosi: “Abbiamo chiesto aiuto a chi ha già avuto un’esperienza molto significativa in passato, il Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Pisa (quelli della famosa Guida al Consumo Critico, tanto per capirci). Un’organizzazione con cui abbiamo sentito subito comunanza di intenti e dove abbiamo trovato gente disposta a valutare insieme l’idea e a lavorare con noi perché la si possa concretizzare”.

Ma anche i consumatori sono tirati in ballo. All’indirizzo https://www.osservatoriodiritti.it/2021/10/11/consumo-critico-app-sondaggio/ si può partecipare ad un sondaggio in cui vengono richieste le tipologie di informazione che si ritengono utili al fine del consumo etico, e le modalità più semplici per comunicarle.

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A questo link il comunicato di Osservatorio Diritti

Molto spesso di fronte alle grandi tematiche sociali o ambientali ci si chiede: “Cosa posso fare?”. Il consumo critico dà la possibilità di fare scelte per il benessere personale ed altrui.

Pubblicato da
Giulia Borraccino