Smart working, pronto contratto collettivo: come sarà la busta paga

Smart working, importante novità in Italia: l’annuncio arriva direttamente da Palazzo Chigi. Ecco cosa cambierà 

Smart working (Pixabay)

Lo smart-working, da soluzione improvvisata attuata nel pieno dell’emergenza Covid-19, è diventata oggi una solida posizione per tante realtà. Anche quelle pubbliche che hanno trovato in questa modalità un vantaggio importante da alcuni punti di vista, sia per i datori di lavori che per gli stessi dipendenti.

Così in vista del 2022, quando finirà lo stato d’emergenza che vige in Italia proprio per lo scenario epidemiologico, è in arrivo un nuovo contratto riguardante proprio il lavoro agile. Ad annunciarlo è stato Renato Brunetta, ministro per la pubblica amministrazione del governo Draghi.

Smart working, in arrivo un contratto collettivo 

(Pixabay)

“Tra un mese ci sarà per la prima volta in assoluto un contratto per questa modalità di lavoro: oltre al lavoro in presenza, ci sarà uno schema organizzativo parallelo per chi opererà a distanza”, ha infatti riferito il ministro. Una prima bozza, intanto, è stata già realizzata e consegnata ai sindacati lo scorso 15 settembre e riguarda le categorie della Pubblica amministrazione e non dei settori privati.

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La busta paga fondamentalmente non sarà troppo diversa da quella standard, ma vedrà un accordo individuale per ciascun lavoratore in base alla durata del contratto, delle giornate in cui si sarà operativi a distanza e dal luogo in cui si esercita ma questo non potrà essere oltre i confini nazionali. Saranno favoriti per tale scenario i genitori con bambini sotto i 3 anni o con disabilità o gli stessi lavoratori che hanno handicap o problemi di salute.

 

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