Pace fiscale, bollo auto: le date e i requisiti per richiederlo

Tra i provvedimenti messi in campo dal governo Draghi c’è lo stralcio delle cartelle esattoriali che include anche il bollo auto

Imu Tari
(fonte: Pixabay)

Uno dei provvedimenti più attesi del governo Draghi è stato lo stralcio delle cartelle esattoriali, misura inserita nel Decreto Sostegni bis.

Tramite il provvedimento milioni di italiani potranno procedere con l’annullamento totale o parziale dei debiti inferiori ai 5.000 euro. Nella sanatoria è inclusa anche la cancellazione del pagamento del bollo auto, oltre che alcune delle tasse più comuni tra cui la TARI, l’IMU o ancora l’IRPEF.

Pace fiscale, bollo auto: le date da segnare sul calendario

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Quello che dobbiamo subito dire è che il provvedimento riguarda le pendenze passate per un arco temporale che è pari a ben 10 anni, ovvero i debiti iscritti a ruolo tra il 2000 ed il 2010. Questo significa che il bollo auto non è stato abilito e bisogna continuare a pagarlo.

Per quanto riguarda le pendenze passate sul bollo auto, lo stralcio è automatico. Coloro che hanno questo tipo di debito iscritto a ruolo tra il 2000 e il 2010 non devono fare assolutamente nulla.

La data da segnare sul calendario per l’annullamento dei debiti, bollo auto incluso, è quella del 31 ottobre 2021. Ricordiamo, poi, che per quanto riguarda la tassa automobilistica non c’è da rispettare solo il limite di 5mila euro ma anche il requisito di reddito che non deve essere superiore, nel 2019, a 30mila euro.

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Entro il 31 ottobre, invece l’Agenzia di Riscossione dovrà procedere con la cancellazione d’ufficio dei ruoli mentre la notifica dell’annullamento delle cartelle dovrà avvenire entro il 30 novembre. Dal primo dicembre sarà possibile verificare se la cancellazione del debito è andata a buon fine.

Per poter richiedere la cancellazione del debito è necessario possedere SPID, CIE (Carta d’Idenità Elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o in alternativa tramite il PIN. Si potrà inoltre verificare la propria posizione visitando la sezione dedicata che si trova sul sito istituzionale dell’Agenzia di Riscossione.

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