Mercato auto, l’esaurimento degli incentivi mette in crisi il settore

Si richiedono da più parti nuovi stanziamenti per l’ecobonus e rifornimenti di microchip

(pixabay)

Il mercato dell’auto nel 2021 si è aperto con un’ascesa delle vendite. Dopo la grande depressione del 2020, dovuta ai lockdown, sembrava che il settore fosse in ripresa. Le immatricolazioni, nei primi 8 mesi dell’anno, sono state 1.060.182, il 30,9% in più rispetto al corrispondente periodo del 2020. Ma anche se il saldo di quest’anno è in positivo, il campanello d’allarme sul mercato automobilistico si deduce dalle cifre degli ultimi mesi. Ad agosto le immatricolazioni hanno registrato un nuovo drastico calo del 27,3% (64.689 unità) dopo la riduzione di luglio (-19,4%). Ed in prospettiva futura la situazione non andrà a migliorare. Sono già terminati gli ecoincentivi, e c’è difficoltà a reperire i microchip per comporre i dispositivi elettronici all’interno degli abitacoli.

Il Centro studi Promotor e l’Unrae ritengono indispensabile un immediato rifinanziamento degli incentivi. Per ovviare allo stallo normativo, si richiede di attingere alle risorse bloccate per l’Extrabonus. L’emergenza del settore automobilistico si inserisce in un progetto più ampio di rinnovo del parco auto circolante, finalizzato a sostituire le auto inquinanti con quelle sostenibili. La stretta correlazione con l’impegno ecologico che l’Italia ha preso con l’Europa, potrebbe in tempi relativamente brevi far uscire dal cilindro le risorse per rifinanziare gli eco-incentivi, e mantenerli attivi almeno fino al 31 dicembre 2021.

E’ necessario trovare  una soluzione rapida e funzionale, o le prospettive a venire saranno più fosche del presente.

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