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Uno studio di Harvard sulla Germania dimostra che il salario minimo funziona

E smonta ancora una volta la tesi secondo cui avrebbe generato quasi un milione di disoccupati nella nazione

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È stato intitolato Reallocation Effects of the Minimum Wage, e si tratta di uno studio redatto dal dipartimento di economia dell’Università di Harvard, che si è occupato di analizzare le conseguenze dell’introduzione del salario minimo avvenuta in Germania nel 2015. Una ricerca che conferma una tesi di cui si discute ormai da anni: l’istituzione di un salario minimo per i lavoratori non sembra avere alcuna ripercussione sulla produttività tedesca e più in generale sul Prodotto Interno Lordo della nazione. Non una considerazione da poco, considerato che molti studiosi, ai tempi della sua introduzione, stimarono un aumento della disoccupazione, come diretta conseguenza del provvedimento, che avrebbe superato in fretta le novecentomila unità gettando il paese nella crisi economica.

L’introduzione di una retribuzione oraria minima per i lavoratori, che attualmente in Germania è di circa 9,19 euro, è stato un tema su cui la politica tedesca ha discusso per anni. In precedenza il salario in Germania veniva stabilito dalla contrattazione tra sindacati ed aziende, e teneva enormemente conto delle esperienze pregresse dei lavoratori. Una situazione che però in vent’anni ha portato le retribuzioni dei lavoratori tedeschi al ribasso, generando enormi disuguaglianze sociali con cui la Germania si è ritrovata ben presto a fare i conti. Nel report, gli studiosi hanno poi messo in rilievo come questa misura sia riuscita ad aiutare in particolar modo gli immigrati che risiedono nell’est del paese, che hanno beneficiato di uno stop delle contrattazioni al ribasso e di una collocazione lavorativa che negli ultimi cinque anni ha conosciuto un notevole miglioramento. A parità di salario, sostengono gli studiosi, queste persone hanno trovato lavoro in realtà più efficienti e produttive senza che gli indicatori occupazionali tedeschi ne abbiano risentito. 

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