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Virus informatico, di nuovo in azione gli hacker dell’attacco alla Regione Lazio

Potrebbero essere gli stessi hacker che hanno messo in ginocchio il sito della Regione Lazio ad aver ora colpito con un altro virus informatico del tipo ransomware la società Gygabite, leader nella fornitura di componentistica hardware per le aziende

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Gygabite, società di Taiwan specializzata nella produzione di schede madri e componenti hardware, è stata colpita da un attacco sferrato probabilmente dallo stesso gruppo responsabile di quello alla Regione Lazio che qualche giorno fa ha bloccato i sistemi di prenotazione della vaccinazione contro il covid-19 oltre a creare disservizi a tutti i cittadini.

Quello che è stato colpito sono 112 GB di dati interni ed informazioni che, questa è la minaccia degli hacker, se non verrà saldato un riscatto il cui ammontare rimane un mistero verranno resi pubblici e disponibili.

Virus informatico, di nuovo in azione RansomEXX

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Si chiama ransomEXX ed è un virus particolarmente malevolo in grado di bucare sia i sistemi Windows sia i sistemi Linux. Ed è molto probabilmente lo stesso sistema utilizzato nell’attacco alla Regione Lazio.

Ad essere presa di mira e la società di Taiwan Gygabite, un vero e proprio colosso che fornisce componenti a società importanti come per esempio Nvidia e AMD. Nella situazione pandemica che viviamo, problemi alle società che producono i componenti hardware possono generare danni incalcolabili a tutta la filiera e al settore dell’informatica.

L’attacco a Gygabite è quindi particolarmente importante e va tenuto d’occhio. Le informazioni sono al momento scarse, quello che si sa è che il ransomware ha colpito 112 GB di dati interni e di informazioni e che gli hacker chiedono adesso di parlare con i responsabili della società e soltanto con loro, pena l’aumento della cifra richiesta per il riscatto.

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Nel messaggio apparso sugli schermi interni della società viene anche consigliato di esaminare le richieste contattando un membro del dipartimento IT per poter meglio comprendere ciò che è successo. Come per altri attacchi ransomware, chi ha rilasciato il virus informatico minaccia di diffondere o rivendere le informazioni raccolte al miglior offerente o di renderle pubbliche, mandando così gambe all’aria i piani di marketing interno di diverse società.

Pubblicato da
Valeria Poropat