Modena, operaia morta: procura iscrive legale azienda nel registro indagati

Si continua ad indagare sulla morte dell’operaia 40enne rimasta incastrata in un macchinario. L’ispettorato Nazionale del lavoro ha inviato una relazione dopo aver visionato l’impianto al Ministro del Lavoro Andrea Orlando

Secondo alcune indiscrezioni riportate dall’Ansa, la procura di Modena avrebbe inserito nel registro degli indagati il legale che attualmente rappresenta l’azienda la Bombonette di camposanto, il luogo in cui è morta Laila El Harim, un’operaia di 40 anni morta dopo essere rimasta incastrata in un macchinario. La procura avrebbe dunque aperto nei confronti dell’uomo un fascicolo per omicidio colposo. Ciò su cui stanno attualmente indagando i magistrati riguarda la possibilità che il macchinario che ha ucciso la donna non fosse sicuro e dunque non a norma di legge. Laila El Harim è stata inghiottita da un fustellatrice, una macchinario industriale che viene utilizzato per sagomare e ritagliare con precisione diverse tipologie di materiali diversi, finito subito sotto sequestro dopo la tragedia. L’Ispettorato Nazionale del lavoro ha già effettuato in merito una prima analisi e inviato queste considerazioni al Ministro del Lavoro Andrea Orlando. Nella relazione si legge come la fustellatrice fosse dotata di un doppio blocco sul funzionamento che però risulta azionabile soltanto manualmente. Laila El Harim era nata in Marocco ma risiedeva in Italia da oltre vent’anni. 

Leggi anche: Prendi il reddito di cittadinanza? Puoi ottenere un bonus da 4.680€

Leggi anche: Conto corrente, se fai un bonifico così rischi davvero grosso

Aveva un compagno e una figlia di quattro anni e chi la conosce racconta di come progettare ormai da un po di tempo di sposarsi. Era stata assunta dalla Bombonette con regolare contratto da qualche mese e sembra fosse molto contenta per il nuovo lavoro che aveva iniziato. Adesso le indagini continuano, e bisognerà stabilire se esistano colpe in merito alla sua morte e alla sicurezza dell’intero impianto produttivo. La speranza per certi versi, è che si sia trattato di una morte accidentale, e non invece dell’ennesimo tragedia sul lavoro che poteva essere evitata con il semplice rispetto delle norme di sicurezza stabilite per legge. 

Impostazioni privacy