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Registrato il primo scontro tra un buco nero e una stella di neutroni

Un gruppo di scienziati lo scorso 29 giugno ha pubblicato una ricerca con cui, grazie allo studio delle onde gravitazionali, è stato possibile osservare il primo scontro tra un buco nero e una stella di neutroni

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Grazie alle onde gravitazionali, un gruppo di scienziati ha potuto osservare lo scontro, violentissimo, tra un buco nero e una stella di neutroni avvenuto a gennaio del 2020. I due  corpi celesti si sarebbero fusi dopo essersi scontrati. A rendere possibile la registrazione di questo evento straordinario è stato l’utilizzo di alcuni strumenti: LIGO, VIRGO e KARGA.

È la prima volta in assoluto che si assiste allo scontro tra un buco nero e una stella. Erano infatti già stati osservati scontri ma soltanto tra buchi neri o tra stelle, mai tra due entità così diverse. La registrazione di questo evento è la conferma delle supposizioni già fatte riguardo un teorico scontro tra questi due corpi celesti.

Scontro tra buco nero e stella di neutroni: il successo delle onde gravitazionali

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È stato lo studio delle onde gravitazionali a permettere agli scienziati di avere la prova pratica di quello che succede nel momento in cui un buco nero incontra una stella. Fino a gennaio 2020, momento in cui sono stati captati i segnali dei due corpi celesti, il comportamento di un buco nero e di una stella di neutroni in avvicinamento era stato oggetto solo di ipotesi.

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Adesso, grazie alle registrazioni delle onde gravitazionali si è potuto confermare che il buco nero inghiotte la stella. I risvolti per la scienza di questo successo sono diversi. Per esempio, gli scienziati adesso sono in grado di prevedere che questo genere di fenomeni avviene con una frequenza che, in termini cosmici, è altissima: una volta al mese.

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Quello che resta da registrare, dopo l’incontro, è l’eventuale fluttuazione nella massa del buco nero o, secondo un’altra ipotesi, l’eventuale esplosione di una Supernova. GW200105 e GW00115, i segnali del buco nero e della stella di neutroni, sono stati registrati a una distanza rispettiva di 1.3 e 1.5 miliardi di anni luce dal nostro pianeta e sono i primi segnali di scontri tra corpi cosmici diversi all’interno della Via Lattea, la galassia che abitiamo.

Pubblicato da
Valeria Poropat