Sapete a quanto ammonta l’assegno mensile pensionistico del marito di Carmen Russo? La cifra vi spiazzerà
Vivere come meno di 1.000 euro al mese, come noto, è estremamente complicato. Lo sanno bene i tanti italiani purtroppo costretti da anni a vivere questa condizione causa una precarietà ora anche accentuata con la pandemia da Covid-19. Ci si riesce pure se non vi sono alternative come spesso accade in queste situazioni, ma tra non pochi sacrifici che vanno poi a gravare sull’intera famiglia e gli stessi bambini.
E il paradosso è che nemmeno quando giunge poi la vecchiaia, questi lavoratori, riescono a stare un po’ più sereni. Se lo stipendio infatti è stato contenuto, la pensione potrebbe esserlo ancor di più. Soprattutto se alla base ci fosse una questione di mancati contributi versati.
Enzo Paolo Turchi, lo sfogo sulla sua pensione
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Se una situazione del genere fa specie per un comune cittadino, figuriamoci poi per un Vip che per anni ci ha tenuto compagnia in casa attraverso lo schermo televisivo. Ma situazioni del genere capitano. Ed è proprio quanto successo a un volto noto come Enzo Paolo Turchi, ex ballerino nonché coniuge di Carmen Russo dal 1987.
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Il coreografo e insegnante a cui nonostante questo i soldi ovviamente non mancano, percepisce una pensione piuttosto bassa e contenuta a fronte del suo blasone e degli anni di carriera. Una cifra con cui, soprattutto in questo caso, viverci è praticamente impossibile anche in giro c’è anche chi si adatta e ridimensiona anche a queste condizioni.
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Parliamo nella fattispecie, infatti, di appena 720 euro mensili. Al di là di tutto e del fatto che – ribadiamo – i soldi di certo non gli mancano, non può che essere definita una beffa clamorosa. Un’amara sorpresa di cui anche lo stesso artista ha parlato in diretta televisiva in tempi non sospetti: “Ci sono rimasto molto male quando ho saputo la cifra di 720 euro. Non per una questione di soldi poiché per fortuna non sono in miseria, ma per etica professionale: non si può trattare così un artista. Famoso o non famoso che sia. Questa è un’elemosina, un’offesa: tutti i miei contributi sono spariti”.
