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Farmaci, rilevata una frode dai carabinieri del Nas di Pescara

In provincia di Chieti sono state messe sotto sequestro oltre 550 confezioni di farmaci. La truffa ai danni del SSN è stata identificata dai Nas.

(pixabay)

Un paesino in provincia di Chieti: il parroco ed il Sidaco del paese si insospettiscono per la quantità eccessiva di medicinali presenti nel contenitore dei farmaci scaduti. Segnalano la questione alle autorità di competenza.

Dopo aver aperto il contenitore, i Carabinieri di Pescara rinvengono circa 350 confezioni di farmaci con scadenza ancora in corso. Ma i medicinali sono privi del bollino farmaceutico.

I militari raccolgono prove contro l’unica farmacia del paese e danno il via ad un’ispezione all’interno dell’esercizio commerciale. Lì trovano altre 200 scatole accantonate di medicine con le stesse caratteristiche: validità ancora in corso, bollino famaceutico mancante.

Le confezioni sono immediatamente sequestrate dai Nas e si avvia un’accusa di frode nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale per la responsabile della farmacia.

La farmacista è in stato di libertà, ma è stata deferita dall’Ordine dei Farmacisti.

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Come funziona la truffa

(pixabay)

La frode nei confronti del Sistema Sanitario Nazionale è semplice e per certi versi ingenua. Ogni confezione di farmaco “mutuabile” possiede un bollino farmaceutico che riporta un codice dell’SSN. Quando viene acquistato il farmaco, il bollino è rimosso dalla confezione; il farmacista, attraverso questo contrassegno, può richiedere il rimborso al SSN.

L’esercente in questione, ha “collezionato” i bollini farmaceutici per ottenere la rifusione dal SSN. Ha gettato le confezioni nel contenitore per i farmaci scaduti, ed in questo modo ha allontanato i sospetti da sè.

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Ma non ha tenuto conto del parroco e del sindaco da cui questa vicenda è partita. In più, essendo l’unica farmacia del paese, le tracce si sono subito rivolte all’indirizzo giusto, e la frode è stata sventata.

Pubblicato da
Giulia Borraccino