Decreto Sostegno, ecco come i 32 miliardi saranno ripartiti

Decreto Sostegno, tutto pronto: è atteso per i prossimi giorni l’intervengo del governo con cui annuncerà aiuti per lavoratori e imprese italiane. 

Decreto sostegno
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Inizia il conto alla rovescia per il Decreto Sostegno, il primo intervento economico del neo Premier Mario Draghi per fronteggiare la crisi economica e aiutare imprese e lavoratori italiani. L’annuncio, salvo nuovi rimandi, è atteso per venerdì quando il presidente del Consiglio si presenterà in conferenza stampa annunciando tutte le nuove misure decise. In totale saranno 32 i miliardi di euro che verranno stanziati a favore di circa 3 milioni tra imprese e lavoratori.

Decreto sostegno, tutte le misure per gli italiani 

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Di questo budget, secondo quanto si apprende dalla bozza, 12 saranno dirottati alle attività principalmente colpite da questa grave emergenza come bar, negozi, ristoranti, palestre e non solo. La novità è che questa volta non vi saranno più liste con codici Ateco che hanno creato non poche disparità nell’ultimo frangente.

Questa volta, piuttosto, i soldi andranno equamente a tutti coloro che avranno subito e dimostrato una perdita del fatturato pari almeno al 33% rispetto al 2019. Si registra inoltre anche una nuova fascia per gli indennizzi, nella quale rientreranno anche attività con 10 milioni annui di fatturato rispetto al precedente tetto di 5.

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Ampio spazio sarà inoltre dedicato anche al reddito di cittadinanza, per il quale è previsto un fondo da 1 miliardo di euro passando ai 7.2 al nuovo dato di 8.2 miliardi di euro stanziati. Al momento si contano 1 milione e 266 mila famiglie che percepiscono il sussidio, ma il trend è in crescita. Motivo per cui, parallelamente, sarà confermato anche il reddito di emergenza per altre quattro mensilità per i nuclei ancora più deboli.

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Arrivano infine rassicurazioni anche per licenziamenti e cartelle esattoriali. Dal punto di vista occupazionale, ci sarà una nuova proroga attraverso 10 miliardi di euro per salvaguardare aziende e posti di lavoro. Pronte, ovviamente, anche le casse integrazioni Covid finanziate interamente dal governo in 13 settimane tra l’inizio di aprile e la fine di giugno.

Per gli italiani che hanno problemi col fisco, invece, c’è in arrivo un saldo e stralcio che cancellerà tutte le cartelle fino a un massimo di 5 mila euro e relative al periodo che va dal 2010 al 2015. Non è escluso, tuttavia, che potrebbe essere alzato ulteriormente il tetto nelle prossime ore. Infine circa 2.5 miliardi andranno agli enti locali per le perdite di quest’anno, così come il restante ripartito tra più attività e contesti in difficoltà.

 

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