Ad Amsterdam nasce il primo supermercato senza plastica

Per certi versi, si sa, il Nord Europa è molto più avanti di noi. L’ultima dimostrazione ce la dà Amsterdam, dove è nato il primo supermercato senza plastica. Sono ormai diversi anni che l’Olanda ha dichiarato guerra alla plastica, tanto è vero che sia dalle istituzioni che dai cittadini arrivano continuamente delle iniziative che si muovono proprio in questa direzione.

Su questa traiettoria si è mossa anche la catena Ekoplaza, la prima al mondo che si è riuscita a liberare dalla plastica: all’interno dei suoi punti vendita, infatti, non troverete mai e poi mai prodotti imballati con la plastica, ma solamente con vetro, metallo e più in generale con materiale compostabile. All’interno del supermercato si trova tutto ciò di cui si può avere bisogno, dalla carne alla pasta, fino a frutta, verdura e latticini. L’unica differenza con gli altri negozi è che qui non troverete involucri in plastica.

Questa svolta green è per ora un esperimento che Ekoplaza sta conducendo su piccolissima scala, ma l’obiettivo, se le cose dovessero andare bene, sarà replicare questo progetto nei 74 punti vendita che la catena ha intenzione di aprire in Europa entro la fine dell’anno.

L’iniziativa lanciata da Ekoplaza è importantissima, specie perché la Terra sta attraversando una fase molto delicata dal punto di vista ambientale. Secondo le ultime stime, infatti, entro il 2050 la situazione dei mari si rivelerà così grave che quasi tutti i pesci finiranno per morire, intossicati dalla plastica. La necessità di trovare una soluzione a questa montagna di plastica che ci invade, e che va a finire negli Oceani, non è più un bisogno qualunque, ma una vera e propria priorità. Un’emergenza a tutti gli effetti.

A questo proposito Erik Does, fondatore di Ekoplaza, ha dichiarato: “Siamo consapevoli che i nostri clienti sono stanchi di ritrovarsi prodotti carichi di strati di plastica. I reparti plastic free sono una risposta innovativa, utile anche per testare i biomateriali compostabili che offrono un’alternativa compatibile con l’ambiente”.

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