Imperdibile opportunità per gli italiani: arriva un nuovo bonus di ben 800 euro. Scopri subito se puoi richiederli anche tu.
In un periodo in cui il costo della vita continua a salire e i guadagni non bastano mai, ogni piccolo aiuto diventa una boccata d’ossigeno. Non è un mistero che tanti lavoratori autonomi si trovino in difficoltà, tra tasse, contributi e clienti che pagano in ritardo.
Per loro esiste un sostegno pensato proprio nei momenti più duri: il bonus Iscro 2025, una misura che può arrivare fino a 800 euro al mese per sei mesi. Ma attenzione: per richiederlo c’è tempo solo fino al 31 ottobre 2025.
L’Iscro, cioè l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, è stata pensata per chi lavora con partita Iva e non ha altre entrate, come pensioni o Assegno di inclusione.
È una sorta di “paracadute” per chi ha visto calare gli incassi nel 2024 e non può contare su uno stipendio fisso. In pratica, serve a garantire un minimo di continuità a chi, da solo, si porta avanti la propria attività.
Per accedere al bonus bisogna rispettare due condizioni fondamentali. La prima: nel 2024 il reddito non deve aver superato i 12mila euro annui. La seconda: gli incassi devono essere inferiori al 70% della media dei redditi del 2022 e del 2023.
Facciamo un esempio semplice. Se la media dei redditi dei due anni precedenti è 11mila euro, il 70% equivale a 7.700 euro. Quindi, chi nel 2024 ha guadagnato meno di 7.700 euro può presentare domanda. Se invece ha superato quella soglia, il bonus non spetta.
La procedura è online e non troppo complicata. Basta accedere al portale Inps con Spid, Cie o Cns, compilare i campi richiesti e confermare l’autocertificazione sul reddito. Non servono documenti aggiuntivi, perché l’Inps incrocia automaticamente i dati fiscali già presenti nei suoi archivi. Chi non ha molta dimestichezza con il digitale può rivolgersi a un patronato o direttamente a una sede Inps per farsi aiutare.
L’indennità varia tra 250 e 800 euro al mese, per un periodo massimo di sei mesi. L’importo viene stabilito in base ai redditi medi dei due anni precedenti: chi guadagnava di più avrà una cifra più alta, ma mai oltre il tetto massimo previsto. Chi aveva già beneficiato del bonus nel 2024 non potrà richiederlo di nuovo, mentre chi aveva avuto un rifiuto può riprovare se oggi rientra nei parametri.
Per tanti autonomi che lottano ogni mese per restare a galla, l’Iscro può davvero fare la differenza. Ma non c’è tempo da perdere: la scadenza è vicina e, una volta chiusa la finestra, l’occasione svanirà.