Comprare casa a volte sembra impossibile, ma non sempre è così: ci sono città dove i prezzi sorprendono davvero in positivo.
Sai quando ti viene voglia di cambiare vita e pensi: “quasi quasi mi compro casa all’estero”? Bello come sogno, ma poi arriva la realtà dei numeri. Perché se già in Italia i prezzi sono alti rispetto agli stipendi, in molte città europee le cose vanno ancora peggio.
E non parlo solo di inflazione e caro vita, che già di per sé pesano parecchio, ma proprio del rapporto tra quanto guadagni in un anno e quanto costa un appartamento medio di 70 metri quadrati.
Questi dati sono messi in luce dall’European Property Index di Deloitte, uno strumento che mette nero su bianco quanti stipendi annui servono per comprare casa in giro per l’Europa.
Non è un calcolo perfetto, perché ogni città ha le sue differenze e non tutti gli appartamenti sono uguali. Però l’idea è semplice: guardi il reddito medio e lo confronti con il prezzo al metro quadro delle nuove costruzioni. Il risultato ti dice subito se l’impresa è fattibile o se resta solo un miraggio.
E i dati fanno un po’ impressione. In cima alla lista delle città più care trovi Amsterdam, dove servono in media più di 15 stipendi annui per diventare proprietario. Non va meglio ad Atene e Praga, che si piazzano subito dietro con cifre simili. Significa che, anche mettendo da parte tutto il reddito per anni interi, l’acquisto resta fuori portata per la maggior parte delle famiglie. E in effetti non è un caso se tanti ragazzi si rassegnano all’affitto a vita.
Ci sono però città più accessibili. Sorprendentemente, Torino guida la classifica insieme a Odense, in Danimarca: qui bastano meno di 5 stipendi per comprare un appartamento standard. Subito dietro trovi Manchester, Aarhus e Katowice, a conferma che non ovunque la proprietà immobiliare è un sogno impossibile.
Fa quasi sorridere pensare che nel Nord Europa, dove il costo della vita è alto in tanti settori, in certe città comprare casa risulti più “umano” che altrove.
Non mancano poi i casi intermedi, città dove l’acquisto è complicato ma non del tutto irraggiungibile, come Bratislava, Lubiana o Budapest. Il problema è che in molte di queste realtà lo stipendio medio resta basso, quindi anche con prezzi meno estremi l’impegno economico resta enorme per chi ci vive.
E dall’altra parte della bilancia ci sono posti dove possedere casa è ancora un obiettivo realistico, come Zagabria, Maribor, Firenze o Győr. Sono città che, almeno per ora, offrono un equilibrio migliore tra reddito e costo degli immobili. In poche parole, il sogno di una casa tutta tua non è lo stesso in ogni angolo d’Europa: dipende molto da dove scegli di vivere, ma soprattutto da quanti stipendi sei disposto a “spendere” per arrivarci.