La richiesta di togliere i pomodorini dalla pizza è diventata una spesa extra sullo scontrino: è capitato alla nuotatrice Elena Di Liddo.
La pizza, soprattutto in estate, è uno di quei piaceri che mettono tutti d’accordo: mangiarla all’aperto, magari in riva al mare o in una piazza affollata, è un’esperienza tipica di una normale vacanza estiva.
Le serate fuori in questa stagione hanno un’atmosfera particolare: chiacchiere, buona compagnia, piatti magari particolari e la voglia di godersi il momento. Peccato che, sempre più spesso, al piacere del pasto si accompagni l’amaro in bocca per colpa di scontrini gonfiati o rincari improvvisi. E così, quella che dovrebbe essere una spesa prevedibile, a volte si trasforma in una piccola sorpresa… non sempre piacevole.
Ogni estate torna la polemica sugli scontrini “creativi” che infiamma i social. Stavolta la storia arriva da Bisceglie e vede protagonista Elena Di Liddo, campionessa olimpica di nuoto.
Durante una cena in pizzeria, ha chiesto di togliere i pomodorini dalla pizza, senza sostituirli con altro. Una modifica banale che, invece di portare a uno sconto o a un prezzo invariato, si è tradotta in un sovrapprezzo di 1,50 euro. Il tutto raccontato dalla sportiva nelle sue storie Instagram, scatenando commenti tra indignazione e ironia.
Molti si sono chiesti se una pratica simile possa essere consentita. La normativa è chiara: il menu di un locale deve indicare in maniera trasparente ingredienti, prezzi ed eventuali costi extra per modifiche ai piatti.
Se togliere un ingrediente comporta un aumento di prezzo, questa condizione deve essere esplicitamente scritta. In caso contrario, il cliente ha il diritto di contestare lo scontrino o rifiutarsi di pagare il sovrapprezzo. Qui, più che un errore di calcolo, sembra un’applicazione discutibile di regole poco chiare.
Non si tratta di un episodio isolato. Negli ultimi tempi, gli scontrini con voci insolite stanno diventando sempre più frequenti e virali. Solo pochi giorni fa, a Bari, un cliente ha pagato 50 centesimi per una spolverata di pepe sulla pizza.
Un altro sfortunato cliente ha chiesto un cornetto tagliato a metà per dividerlo e ha dovuto pagare 10 centesimi in più.
Piccole cifre che però, moltiplicate per tante esperienze simili, alimentano la sensazione di poca trasparenza. La linea tra aggiungere e togliere un ingrediente ormai sembra sottile… e a volte anche costosa.