La nuova mappa dei redditi italiani racconta storie diverse, tra città dove si guadagna bene e altre in difficoltà.
Ci sono città in cui la vita scorre con un ritmo diverso. Non è solo questione di paesaggi belli o di servizi efficienti: lì, in media, si guadagna di più e le opportunità non mancano.
Poi ci sono luoghi dove arrivare a fine mese è una sfida quotidiana e i redditi bassi sono molto più diffusi. La nuova “mappa” della ricchezza in Italia, pubblicata dal Corriere della Sera sui dati 2024 del Ministero dell’Economia e rielaborata da Withub, mette in luce proprio questo divario.
Il Paese è stato diviso in fasce di reddito: si parte da chi dichiara meno di 10 mila euro l’anno fino a chi supera i 120 mila. E guardando i numeri, il quadro è chiaro: alcune città si distinguono nettamente per concentrazione di redditi alti.
Bolzano e Lecco condividono il primo posto. In entrambe, l’1% dei contribuenti dichiara oltre 120 mila euro l’anno: una percentuale che nessun’altra provincia raggiunge.
Bolzano deve molto alla sua agricoltura di qualità, mele e vini in primis, al turismo e alle energie rinnovabili. Lecco invece è il cuore di un distretto di piccole e medie imprese che hanno saputo innovarsi mantenendo radici nel settore manifatturiero.
Milano è la città dove è più raro trovare redditi molto bassi: solo il 16,2% dei contribuenti è sotto i 10 mila euro annui. Subito dopo ci sono Bologna (16,4%) e Monza e Brianza (16,5%).
Questi numeri raccontano territori dove non solo ci sono più persone con redditi alti, ma dove la ricchezza è distribuita in modo più equilibrato, con meno famiglie in difficoltà.
All’estremo opposto c’è Crotone, con il 40,8% dei cittadini che dichiara meno di 10 mila euro. Un dato che mette in luce quanto la realtà economica, in certe zone, sia ancora complessa. Subito dietro troviamo Reggio Calabria, Vibo Valentia e Caltanissetta.
Questa classifica non è solo un elenco di percentuali. Dietro ogni numero ci sono storie di lavoro, di famiglie che riescono a costruire un futuro solido e di altre che invece lottano ogni giorno per far quadrare i conti. È il ritratto di un’Italia che procede a velocità diverse, con città che crescono e attirano investimenti e altre che, pur avendo potenziale, faticano a tenere il passo.