Niente più benzina né diesel: arriva la prima area di servizio italiana dedicata esclusivamente alla ricarica di veicoli elettrici.
L’Italia saluta ufficialmente il carburante tradizionale. Non ovunque, ma intanto c’è un primo punto sulla mappa dove benzina e diesel non esistono più.
Questa è una svolta unica nella storia, un passaggio concreto verso la mobilità del futuro. Tra le montagne, ha aperto la prima area di servizio interamente dedicata al rifornimento elettrico: nessuna pompa di benzina, solo colonnine per ricaricare veicoli a zero emissioni.
Il punto esatto di questa nuova area di servizio è Les Iles de Brissogne Sud, pochi chilometri dopo il casello di Aosta.
La struttura è stata inaugurata il 1° agosto 2025 grazie alla collaborazione tra Ionity, azienda europea specializzata in ricarica ultraveloce, e la Società Autostrade Valdostana (SAV).
È la prima volta che in Italia si realizza un’area di servizio completamente priva di carburanti fossili. Niente più odore di benzina nell’aria, nessun ronzio di distributori, ma sei colonnine ultra-rapide da 300 kW pronte a ricaricare auto, furgoni e perfino veicoli pesanti nel tempo di una pausa caffè.
Accanto a queste, è stata installata anche una colonnina fast da 50 kW per chi ha meno fretta. La struttura è pensata per essere efficiente e anche confortevole: ci sono due gazebo con panchine e tavoli dove aspettare in relax, e un passaggio pedonale che collega l’area sud con quella in direzione nord, dove sono presenti altre due colonnine Ionity, un’area ristoro e le vecchie pompe di benzina.
Fino a poco tempo fa, quell’area sud era solo uno spiazzo abbandonato. Ora è diventata un punto di riferimento per tutti i viaggiatori elettrici, soprattutto per chi arriva dalla Francia o si muove su tratte lunghe.
E non è solo un simbolo: è un segnale di un cambiamento unico. Anche se il mercato italiano delle auto elettriche resta ancora lontano dai numeri europei, qualcosa si sta muovendo. L’Italia oggi conta 1.150 colonnine elettriche lungo le autostrade, ma entro due anni potrebbero raddoppiare.
Oggi circa il 45% delle aree di servizio autostradali italiane ha almeno un punto di ricarica, ma presto potrebbero essere la norma. Anche perché questi numeri sono pochi e non aiutano a invogliare i cittadini a passare ad un’auto elettrica.
E per farlo servono progetti concreti proprio come quello di Brissogne. La collaborazione tra operatori privati e gestori autostradali può davvero accelerare la transizione energetica, ma serve anche una rete di ricarica efficiente, diffusa su tutto il territorio e veloce.
Senza questi requisiti nessuna auto elettrica, nemmeno la più bella e accessoriata, potrà convincere il cittadino medio chi è ancora legato al pieno di benzina, per comodità e efficienza. La prima stazione 100% elettrica è una promessa mantenuta. Ora tocca al resto del Paese raccogliere questo imput e trasportarlo lontano.