Bruxelles prepara una maxi-riforma sulle tasse: rincari mai visti su sigarette, trinciati e sigari. Il motivo non è solo la salute pubblica.
Brutte notizie per i fumatori: la Commissione Europea prepara una maxi-riforma che potrebbe far schizzare i prezzi alle stelle.
Ecco cosa potrebbe succedere, questa è una notizia che non interessa solo i fumatori.
Le sigarette potrebbero presto diventare un lusso. L’Unione Europea sta valutando l’ipotesi di aumentare in modo drastico le tasse sui prodotti da fumo. E
non si parla di qualche centesimo in più sul pacchetto: in alcuni casi, i rincari previsti supererebbero il 1000%. Una vera stangata che colpirebbe non solo le classiche “bionde”, ma anche trinciati, sigari, sigarette elettroniche e tabacco riscaldato.
La motivazione dietro questa decisione è duplice: da una parte ridurre il numero di fumatori e i costi sanitari legati alle patologie da tabagismo, dall’altra raccogliere fondi per il bilancio europeo, soprattutto in un momento in cui si moltiplicano le spese, anche militari.
È ovvio che fumare faccia male, e già da anni l’Europa cerca di disincentivare il consumo. Ma questa volta la motivazione sanitaria si intreccia con ragioni economiche. La Commissione vuole anche uniformare le accise tra i Paesi membri, visto che oggi ogni Stato tassa i prodotti da fumo in modo diverso.
E sotto sotto c’è anche la necessità di “fare cassa”. Gli introiti infatti potrebbero finire in parte a finanziare il riarmo europeo e in parte a compensare misure già costose come la futura carbon tax.
Se la proposta dovesse passare, il portafoglio dei fumatori verrà colpito duramente. Per le sigarette classiche si parla di un +139% di accise, che tradotto vuol dire circa 1 euro in più a pacchetto.
Ma va anche peggio per altri prodotti: il tabacco trinciato, scelto da chi vuole risparmiare, verrebbe tassato con un +258%, mentre per i sigari l’ipotesi più estrema è un +1090%.
Anche chi ha scelto alternative “moderne” non se la cava: le sigarette elettroniche potrebbero subire aumenti superiori al 70%, in base alla concentrazione di nicotina. Una vera batosta che potrebbe far desistere anche i fumatori più convinti.
La motivazione è spingere i cittadini a smettere di fumare, o almeno rendere il fumo economicamente insostenibile. Per la prima volta, Bruxelles sembra decisa a colpire duro. E se tutto andrà secondo i piani della Commissione, fumare diventerà non solo dannoso, ma anche insostenibile per molte tasche. Resta solo da vedere se si tratterà di una scelta efficace… o dell’ennesima misura punitiva travestita da salute pubblica.