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Richiamo alimentare per questo salame: rischio microbiologico

Richiamo alimentare: è il terzo nelle ultime ore dopo il precedente che ha riguardato due confezioni della stessa azienda

Salame Mariga, foto Richiamo ministeriale – Consumatore.com

Nuovo richiamo alimentare da parte del Ministero della Salute. È stato ritirato il salame nostrano dolce Mariga per la presenza di Listeria monocytogenes in autocontrollo verificata dal produttore vicentino. Il prodotto in questione è venduto in pezzi da 800 grammi. Importante verificare il numero di lotto che corrisponde a 41/2023. Realizzato dall’azienda Mariga Giuseppe & C. Sas nello stabilimento di via dell’Industria 14/E a Monticello Conte Otto, frazione Cavazzale, in provincia di Vicenza. Il marchio di identificazione è IT 805L CE).

Richiamo alimentare salame: i rischi

Adobe – Consumatore.com

La listeria monocytogenes, trovata nel prodotto e responsabile della listeriosi, è un batterio che può contaminare diversi alimenti come latte, formaggi molli, verdura, insaccati poco stagionati e carni poco cotte. I sintomi sono forme influenzali o gastroenteriche ma non è esclusa febbre alta, vomito e nei casi più gravi setticemiche e meningiti: queste ultime possono verificarsi soprattutto in soggetti più fragili e immunodepressi.

Anche altri salami sono stati ritirati nei giorni scorsi, ma per rischio salmonella e per un’altra azienda. Sono bei due diversi prodotti dal salumificio Colombo di Pescate (marchio di identificazione IT 1288 LCEE), in provincia di Lecco, realizzati nello stabilimento di via Roma 21. Si tratta del bastone di salame dolce e il filone di salame. In entrambi i casi sono pezzi venduti in confezioni da 250 grammi con il TMC, Termine Minimo di Conservazione, al 18/07/2023 e il numero di lotto L859(1369) per quanto riguarda il salame dolce, e il lotto 99L1369 per il filone.

Come riporta l’Istituto Superiore di Sanità, la salmonella “è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche”. La prima volta è stata riscontrata dal medico americano Daniel Elmer Salmon (da cui il nome) nel lontano 1886 durante una peste suina. Sono oltre duemila le varianti presenti i natura (sono i cosiddetti sierotipi) e ceppi più diffusi nell’uomo e nelle specie animali sono conosciuti con il nome di S. enteritidis e S. typhimurium.

Come negli altri casi di richiami alimentari, chi ha acquistato i salami deve evitare di consumarli e può riconsegnarli al negozio dove sono stati comprati.

 

Pubblicato da
Giuseppe Formisano