Benzina%2C+cambiano+le+regole%3A+i+distributori+devono+rispettare+questo
consumatorecom
/2023/04/30/benzina-cambiano-regole-distributori/amp/
News dall'Italia

Benzina, cambiano le regole: i distributori devono rispettare questo

Benzina, firmato il nuovo decreto del Ministero del Made in Italy: a breve i gestori dovranno rispettare queste norme

Adobe – Consumatore.com

Anche se i prezzi dei carburanti stanno calando, il tema resta caldo poiché si tratta sempre di una spesa grossa per gli automobilisti, già tartassati da pedaggi, assicurazioni, bollo e tutte le altre spese che comporta avere un’auto. Cambiano le regole per i distributori che hanno adeso più obblighi. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha firmato il decreto ministeriale che prevede l’esposizione dal 1 agosto 2023 dei cartelli con i prezzi medi regionali di gasolio, benzina, metano e gpl. La regola scatterà dal 1° agosto 2023. Ciò sarà legge ufficialmente quando sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Benzina, cosa devono fare i distributori

Adobe – Consumatore.com

Si legge nel decreto che “gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione, compresi quelli operanti lungo la rete autostradale, espongono con adeguata evidenza un cartellone riportante i rispettivi prezzi medi, relativi alle tipologie di carburanti disponibili presso il proprio punto vendita, assicurandone l’aggiornamento con frequenza giornaliera”. Il cartellone dovrà specificare che i valori si riferiscono alla media e aggiornato entro le 10.30 ogni giorno, anche in caso di apertura solo in self service.

Il decreto indica anche la grandezza dei caratteri da usare per garantire la visibilità: la dimensione deve essere di minima 12 cm di altezza, indicando prima il gasolio, poi la benzina e infine il gpl. Se ci sono regole ovviamente sono previste anche le sanzioni per chi non le rispetta e vanno da 200 a 2.000 euro. Se in sessanta giorni si verificano quattro violazioni, anche non consecutive, si rischia la chiusura dell’attività. Il fine del provvedimento è ovviamente garantire la massima trasparenza in modo che i consumatori possano scegliere meglio il prezzo.

Le nuove regole non piacciono ai gestori. La Fegica-Cisl, una delle organizzazioni dei gestori, le definisce “una farsa”. Gli impianti saranno “pavesati”, dicono, da almeno 12 prezzi poiché saranno necessari tre per ogni prodotto (standard o premium) più quello per il prezzo medio regionale”. Dice no anche la Figisc-Confcommercio che non esclude di presentare un ricordo al Tar. Sono le sei la leggi varate in sei mesi dal ministero, dice Urso su Twitter.

Pubblicato da
Giuseppe Formisano