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Banche e Carte

Conto corrente, consigli per salvare i fondi se la tua banca fallisce

La crisi bancaria è approdata in Europa e il contagio è diffuso: ecco alcuni consigli pratici su come salvare il conto corrente

Conto Corrente (Foto Twitter – consumatore.com)

Il conto corrente è ritenuto dalla maggior parte dei consumatori italiani ed europei il metodo più sicuro e funzionale per mantenere al sicuro i propri soldi. Ma cosa succederebbe se la banca dove è depositato il denaro fallisse? Nell’ultimo periodo il tema è tornato caldissimo e sui media sta parlando, molto spesso, troppo forse, dei rischi che corrono i clienti delle varie banche.

L’argomento, come detto, è tornato caldo dopo il recente fallimento della Silicon Valley Bank. Dagli esperti era considerata una sorta di Titanic, inaffondabile e sicura. Ed in fondo, proprio come il Titanic, anziché divina ed ineluttabile, si è purtroppo rivelata estremamente umana.

Ma non è il primo esempio di una banca estremamente potente che fa i conti con l’estrema fragilità dell’economica mondiale. Altri esempi tornano alla mente, come il caso della Lehman Brothers, collassata in non più di una settimana. E in contagi riscontrati in Credit Suisse e Deutsche Bank fanno davvero paura.

Conto corrente, il destino dei fondi con i fallimenti

Ma non è necessario andare fuori dal nostro Stato per trovare dei validi esempi. Anche in Italia c’è il rischio, basti pensare ad esempio a cosa è accaduto con Banca Etruria. Nessuno è davvero al sicuro. Come fare quindi per essere sicuri che i propri soldi siano al sicuro in caso del fallimento della propria banca? Esiste un fondo, il FITD, acronimo di Fondo interbancario di tutela dei depositi proprio a questo scopo.

Una sorta di assicurazione casco sui conti. Questo fondo garantisce una copertura capace di mettere in sicurezza i conti correnti con un deposito fino a 100.000 euro per ogni cliente. Se il conto supera la cifra però il cliente non verrà pienamente tutelato. A tale scopo le principali associazioni di tutela bancaria consigliano di spostare la cifra eccedente sul conto di una seconda banca, per tutelare l’intero capitale. Un altro metodo è quello di cointestare il conto.

In questo caso, infatti, verranno tutelati 200.000 euro e non la metà. In ultimo luogo va ricordato il caso della compravendita degli immobili. Infatti, se sul vostro conto, entro un periodo di 9 mesi prima del fallimento della banca, dovessero comparire cifre superiori ai noti 100 mila, questi verrebbero ugualmente protetti, poiché il FITD prevede anche una garanzia sui saldi temporanei elevati

Pubblicato da
Giovanni Cardarello