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Poste Italiane: servizi e prodotti

Buoni postali, come avere un guadagno tra il 5 e il 10%

I Buoni postali si usano più per conservare ma alcune offerte permettono anche di avere un rendimento più alto del solito

Adobe – Bonificobancario.it

Rischio, durata, costi e rendimento: sono diversi gli elementi da valutare quando si fa un investimento, a partire ovviamente la cifra iniziale che si mette sul piatto.

Da anni gli italiani hanno la tradizione di affidare i propri soldi a Poste Italiane con i Buoni. Forse in questo caso non è un vero è proprio investimento poiché il ritorno in termini economici non è molto alto. Ma l’affidabilità spinge i cittadini a compiere questa scelta. La garanzia dello Stato, del resto, fa gola a tutti. Più che investimento in questo caso bisognerebbe parlare di risparmio “certo”.

La ricerca di un buon rapporto tempo/rendimento è continua, soprattutto in questi tempi di grandi incertezze economiche. Poste inoltre offre nuove occasioni di continuo. Una delle ultime, ad esempio, prevede un rendimento al 3% per chi deposita nuova liquidità sul proprio libretto. Ma c’è anche un altro modo che può portare a guadagnare oggi il 5% o il 10% in un tempo più lungo.

Buoni postali, cosa valutare

Prima di scendere nei dettagli, vediamo quali sono gli aspetti positivi e negativi dei buoni postali. Tra i pro, come già accennato, c’è la garanzia dello Stato. Da non sottovalutare l’assenza di costi per tutta la durata del Buono, dall’apertura al rimborso.

Tra gli svantaggi ci sono gli interessi che non si pagano nel corso della maturazione ma solo alla fine, al momento del rimborso, comunque non molto alti.

I nuovi rendimenti

Soffermiamoci ora sull’aspetto del guadagno, del 5% o il 10%. Per portare a casa il 5% lordo complessivo ci sono due alternative. Il Buono 3 anni Plus con un investimento di appunto tra anni. I rendimenti sono fissi e quello annuo lordo a scadenza è dell’1,50%, netto all’1,31% netto.

Se si allunga la durata di un anno, si può optare per il Buono 4 anni risparmiosemplice. Entrambi si possono sottoscrivere con il Piano di Risparmio risparmiosemplice e prevedono un rendimento annuo lordo standard a scadenza dell’1,50% (1,32% netto).

Invece per guadagnare il 10% in qualche anno, è meglio optare solo per la seconda possibilità di cui prima, il Buono 4 anni risparmiosemplice. Un maggiore premio è ad appannaggio di chi raggiunge un minimo di 24 sottoscrizioni periodiche con il tasso effettivo annuo lordo della versione al 2,50% lordo. (2,20% netto).

Pubblicato da
Giuseppe Formisano