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Banconote false: quando scatta un rimborso per il malcapitato

Trovare o vedersi rifilare una banconota falsa è una disdetta. Tentare di riciclarla costituisce reato grave. Cosa fare

Banconote false (Foto Pixabay)

Mettere in circolazione banconote false è punito dalla legge con sanzione amministrativa ed anche con ripercussioni penali. Non solo per i falsificatori, ma anche per il malcapitato che si accorge di aver ricevuto in resto una banconota falsa e tenta di riciclarla. È forte la tentazione di provare a spendere il denaro in modo da non perdere il denaro, ma non è una buona idea. Se il commerciante se ne accorge, può denunciare il fatto ed il tentativo può diventare un vero guaio.

Chi spende o mette altrimenti in circolazione denaro contraffatto o alterato, ricevuto in buona fede, è punito con la reclusione fino a sei mesi e con la multa fino a 1.032 euro (articolo 457 del codice penale). Inoltre è punto con sanzione amministrativa anche colui che pur accorgendosi della falsificazione, non denuncia il fatto alle autorità. La sanzione può arrivare fino a 206 euro.

Banconote false, cosa fare seguendo la legge

Banconote false (Foto Pixabay)

Il modo più semplice per riconoscere le banconote false, soprattutto per un esercizio commerciale, è utilizzare un rilevatore, un apparecchio acquistabile in qualunque negozio di elettronica. In alternativa si può tentare di controllare ad occhio nudo e con il tatto la banconota. Ogni banconota ha delle caratteristiche anticontraffazione, come ad esempio la filigrana spessa e non liscia, ed il filo di sicurezza microscritto rilevabile guardando la banconota in controluce. In assenza di queste caratteristiche, la banconota è falsa.

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Nel caso in cui ci si accorga della banconota falsa o si abbia anche solo il sospetto, si deve consegnare in ufficio postale o bancario per controllare il denaro. Nel caso in cui la banconota sia legittima, il cliente verrà rimborsato. Nel caso in cui invece sia contraffatta, essa viene ritirata dalla circolazione e trasmessa alla Banca d’Italia, dove il N.A.C. (National Analysis Center), esamina ancora una volta la banconota per accertarne la falsità.

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In questo caso verrà steso un verbale di cui il cliente riceverrà copia, senza avere il rimborso del denaro. Per cui, prima di ricevere per mano tagli grandi di banconote, è bene imparare a riconoscere le falsificazioni. Nella migliore delle ipotesi si perderà il denaro. Nella peggiore si incorrerà in conseguenze penali.

Pubblicato da
Giulia Borraccino