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Eredità, come si riconosce un testamento falso?

Prestare la dovuta attenzione per riconoscere un testamento falso relativo ad un’eredità. Come agire in tribunale

Testamento (foto Pixabay)

In passato è capitato a chiunque di avere un compagno di scuola che falsificava le firme del suo libretto delle giustificazioni o modificava i voti di una pagella poco favorevole. Al professore di turno il compito gravoso di individuare il piccolo imbroglio confrontando le firme e verificando la calligrafia.

Qualcosa di simile succede per un testamento. Cosa si deve fare se si ha il sospetto che il testamento appena aperto non sia autentico? Per prima cosa si deve sapere che l’onere della prova ricade si chi sospetta che il documento non sia vero. Sostenere l’incongruenza e la falsità della calligrafia non è sufficiente per invalidare un testamento.

Quali elementi per riconoscere un testamento falso

Testamento (foto Pixabay)

I tipi principali di testamento sono due:

  • il testamento pubblico: quello cioè redatto e conservato da un notaio;
  • il testamento olografo: quello cioè scritto dal testatore e da lui custodito. Affinché sia valido, è necessario che sia interamente scritto a mano (è la cosiddetta “autografia”: non è quindi sufficiente una dattilografia o la scrittura al computer con successiva stampa) e poi firmato. Il testamento olografo è nullo quando manca l’autografia o la sottoscrizione, o queste risultano falsificate.

Per dimostrare che un testamento è falso si hanno a disposizione 5 anni di tempo a partire dalla morte del testatore. Entro questo termine bisogna rivolgersi a un giudice con il supporto di un legale per ottenere l’annullamento. Ma si può dimostrare che la calligrafia del testamento non sia quella dell’estinto?

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È necessario rivolgersi a un perito calligrafo per una perizia di parte. Questi dovrà evidenziare  una diversità di calligrafia tra quella usata sul testamento e quella consueta del testatore. Di solito per far ciò si confrontano scritti e documenti diversi dello stesso estensore. Altro modo per sostenere dubbi sull’autenticità del testamento è verificare la congruenza delle date con le condizioni di salute del defunto.

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Dopo aver fornito tutte le prove al giudice della falsità del testamento, si dovrà richiedere al magistrato la nomina di un consulente tecnico d’ufficio, un perito di fiducia del tribunale, regolarmente iscritto in appositi elenchi, che effettuerà una perizia grafologica sul testamento originale (non fotocopia) per verificare l’autenticità della scrittura. Si sottolinea infine che falsificare un testamento è un reato, articolo 491 del Codice penale, e si può presentare querela contro chi ha manomesso il documento.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano