In molti si chiedono se e a quali condizioni è possibile prelevare denaro contante al Postamat con un’altra carta
La pandemia è un evento di tale portata da comportare inevitabilmente dei nuovi assetti macroeconomici e tanti cambiamenti che coinvolgono anche la sfera quotidiana degli individui. Tra i vari cambiamenti in corso c’è senza dubbio in atto una metamorfosi dell’uso del contante e dei pagamenti.
Le restrizioni prolungate dovute alla pandemia hanno abituato milioni di persone a fare acquisti online. Non a caso i numeri dei più grossi mercati digitali mondiali sono lievitati tantissimo in termini di fatturato. Il cashback di Stato, per quanto riguarda poi l’Italia, ha contribuito a spingere sui pagamenti con carta.
In questo scenario, le banche e i principali istituti di credito si stanno orientando verso un minore utilizzo del contante. Lo si evince dalla riduzione degli sportelli bancari e dei bancomat. Per il mondo bancario meglio emettere carte piuttosto che reggere i costi fissi e variabili degli sportelli aperti in numero considerevole sul territorio.
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In tal senso per i cittadini che ancora non hanno perso l’abitudine al contante, conoscere se e quanto può costare prelevare ai Postamat, gli sportelli bancomat delle Poste, può diventare molto utile. I Postamat, infatti, sono diffusi sul territorio perché gli uffici postali sono presenti i numero corposo.
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Coloro che non vogliono perdere l’abitudine a pagare in contanti ed hanno difficoltà a trovare bancomat sul territorio per i motivi di cui sopra, possono farlo al Postamat. Sui costi, però, bisogna valutare il piano tariffario della propria banca. Ogni istituto di credito ha un piano.
Si va, così da quelli che non addebitano costi se si preleva presso sportelli di altri istituti e altri che, invece, addebitano un costo fisso per ogni prelievo. Bisogna considerare, però, che anche su questo campo ci sono delle novità che possono concretizzarsi. Gli istituti hanno proposto di alzare i costi dei prelievi presso sportelli diversi dalla propria banca.