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Dichiarazione dei redditi, 730 e UNICO: qual è la differenza?

Che sia per i lavoratori dipendenti o per i pensionati, la dichiarazione dei redditi non è uguale per tutti. Vediamo i dettagli

Dichiarazione dei redditi (Foto Adobe)

Il tam tam sulla dichiarazione dei redditi ha già preso avvio e siamo entrati nel pieno degli adempimenti più importanti per i singoli cittadini. Stiamo parlando della preparazione del modello 730, in cui si sa, le famiglie sono impegnate a raccogliere tutta la documentazione necessaria utile per trarre il massimo vantaggio nel pieno rispetto della legislazione fiscale.

Anche quest’anno, sia i lavoratori che i pensionati sono chiamati a presentare la dichiarazione dei redditi riferiti allo scorso anno presso l’Agenzia delle Entrate. La corretta dichiarazione delle proprie entrate può essere agevolata grazie all’aiuto di un commercialista o di un CAF, ma è la responsabilità del dichiarante a risultare determinante per il buon esito. Ma non tutti i contribuenti compilano lo stesso modulo.

Chi sono coloro che scelgono il modello 730 oppure il modello Unico?

Dichiarazione dei redditi (Foto Adobe)

Il soggetto dichiarante detiene un’importante ruolo nella stesura dei moduli in quanto la responsabilità del commercialista termina là dove inizia la responsabilità del contribuente nella correttezza dei dati forniti. L’esito della compilazione deriva dalla condotta del contribuente che per mesi ha raccolto e conservato a dovere ricevere e fatture. Dal 23 maggio, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione sul suo portale la dichiarazione precompilata, sulla quale sono già inseriti i dati sui redditi, le ritenute, i versamenti e le spese detraibili o deducibili.

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Si può scegliere di compilare uno tra due tipi di modelli: il modello 730 e il modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico). La scelta ha conseguenze fiscali ben distinte. Il primo modello viene compilato da lavoratori dipendenti e pensionati. In questo caso è presente un sostituto di imposta, il quale eroga loro i redditi (il datore di lavoro oppure l’ente previdenziale); a sua volta, la dichiarazione si chiude con la definizione di un credito d’imposta che può finire in busta paga o nel cedolino della pensione.

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Il modello Redditi PF, invece, è la scelta per chi ha percepito: redditi di impresa; redditi da lavoro autonomo in possesso di partita IVA; o redditi diversi di natura finanziaria. Seguendo una logica più complessa, con esso si possono monitorare le attività finanziarie estere detenute dai soggetti residenti nel nostro Paese; ma è anche adottato per modificare o integrare i dati finiti nel modello 730. Quest’anno, la scadenza di presentazione del modello 730 è il 30 settembre 2022; mentre il modello Redditi PF va presentato telematicamente entro il prossimo 30 novembre.

Pubblicato da
Roberto Alciati