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Tecnologia

L’Intelligenza Artificiale può prevenire le stragi nelle scuole?

Stiamo tutti ancora cercando di trovare una qualche motivazione per l’ennesima strage che ha riportato alla ribalta il problema delle armi negli Stati Uniti e in particolare delle armi utilizzate nelle stragi nelle scuole. Da un esperimento sembra che forse un aiuto alla prevenzione potrebbe arrivare anche dall’intelligenza artificiale

La IA per proteggere i ragazzi nelle scuole (foto Unsplash)

Negli Stati Uniti, e sono dati che riporta il New York Times in un recentissimo pezzo a firma di German Lopez, dal 1998 fino al 2019 negli USA ci sono stati 101 casi di stragi con armi da fuoco. Per dare una prospettiva a questo numero vi diciamo che al secondo posto c’è la Francia con 8 casi, seguita dalla Germania con 5 casi. Risulta innegabile quindi che nel Paese delle grandi libertà c’è forse eccessiva libertà nel possesso delle armi. Il ragionamento è molto semplice da fare: se le armi sono più facilmente acquistabili e quindi circolano con maggior frequenza, è più facile che queste vengano utilizzate anche per scopi illegali.

Il ragionamento di Lopez del New York Times è poi lapalissiano quando il giornalista scrive che leggi più severe si dimostrano efficaci nella riduzione del tasso di crimini compiuti con le armi (intendendo, come fa Lopez stesso, come crimini non solo le sparatorie nelle scuole e nei supermercati ma anche omicidi e suicidi).

E un altro grafico mostra come gli Stati Uniti abbiano una media di 4 omicidi con arma da fuoco ogni 100mila abitanti e che ci sono circa 125 armi ogni 100 abitanti. Il resto del mondo civilizzato risulta chiuso invece sotto la soglia del 1 omicidio ogni 100mila abitanti. Quello che manca, e che forse mancherà per sempre a meno di un vero cambiamento prima che nella legislazione nella mentalità degli americani, sono delle norme che riescano quantomeno a non mettere armi semiautomatiche in mano a persone la cui psiche è danneggiata.

Eppure c’è chi prova anche con l’intelligenza artificiale ad aiutare in caso nelle scuole qualcuno si presenti non con libri e matite ma con un AK-47 in mano. L’esperimento viene riportato dall’aggregatore non-profit di notizie Bridge Michigan. Nell’articolo pubblicato lo scorso 24 maggio si fa riferimento a un’altra strage avvenuta circa 6 mesi fa presso la Oxford High School nello Stato del Michigan e che ha provocato la morte di 4 studenti e il ferimento di altri 8 studenti. Nel distretto di cui fa parte la Oxford High School è stato messo in atto un esperimento attraverso una tecnologia messa a disposizione dalla società ZeroEyes, che si occupa di sicurezza informatica.

Il sistema sviluppato dalla società americana comporta l’attivazione di una serie di servizi extra sulle telecamere di sicurezza già presenti all’interno dell’istituto scolastico in grado di riconoscere in una frazione di secondo se qualcuno ha in mano un’arma. L’allerta viene poi inviata al centro operativo della società in cui un operatore valuta se l’arma è vera oppure se si tratta di un’arma giocattolo o di qualcosa che il sistema ha erroneamente identificato come un’arma a causa della sua forma.

Nel caso in cui il riscontro sia positivo, in 5 secondi, questo quantomeno è quello che promette ZeroEyes, arriva una segnalazione alla polizia. Il progetto pilota che si sta svolgendo proprio presso la Oxford High School ha comportato l’aggiornamento delle oltre 100 telecamere di cui l’istituto è già fornito.

I limiti del sistema in fase di sperimentazione nell’istituto americano sono però evidenti in quanto, nel caso di un arma nascosta fino all’ultimo momento dentro lo zaino, il sistema è inerme in quanto non è in grado di effettuare nessun tipo di controllo radiografico. Lo scopo ultimo dell’implementazione di questo sistema con intelligenza artificiale è infatti principalmente quello di rendere più immediata la comunicazione alle forze dell’ordine che così riducono ulteriormente il tempo di risposta. Con la speranza che i secondi guadagnati servano a salvare delle vite.

Da parte di Jill Lemond, assistente supervisore alla sicurezza e alle operazioni della Oxford High School, è stata riportata la dichiarazione per cui è stato scelto di provare con i sistemi di ZeroEyes proprio perché, oltre ad utilizzare l’intelligenza artificiale, c’è comunque una supervisione da parte degli esseri umani.

Per ora la scuola può contare sul servizio gratuito ma nel caso in cui, finito il periodo di prova nel 2023, dovesse decidere di mantenere attivo il sistema dovrà sborsare $15mila dollari l’anno, anche se da parte della società stessa, per bocca del COO Rob Huberty, c’è la volontà di rendere il servizio quanto più possibile economico per chi ne farà richiesta per poterlo implementare nel maggior numero possibile di telecamere e “poter fare realmente qualcosa”.

Trovare sistemi per prevenire che ragazzi e ragazze che si svegliano la mattina con il solo scopo di andare a scuola anziché prendere il pulmino per tornare a casa debbano prendere il furgoncino per andare all’obitorio è sicuramente una attività lodevole, anche se difficilmente riusciamo a non vederla come la situazione in cui il saggio punta la luna e lo stolto fissa il dito.

Pubblicato da
Valeria Poropat