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Bolletta luce, cosa succede se non si paga il Canone Rai?

Sebbene dentro una stessa fattura, gli importi della luce e del canone sono regolati diversamente, omissioni incluse. Ecco di cosa si tratta

Canone Rai (Foto Adobe)

Alle porte del ritorno al vecchio bollettino del canone Rai, non tutti i cittadini hanno capito la compresenza, in una stessa fattura, dell’importo dell’energia elettrica con l’abbonamento radiotelevisivo. La bolletta con questi connotati si è iniziato a recapitare a partire dal 2016, quando il governo Renzi, con la Legge di Stabilità, ha deciso di incorporare l’imposta Rai al consumo energetico della luce, definendone inoltre le sanzioni per le eventuali omissioni.

Il provvedimento è nato come azione di contrasto all’evasione del canone; in cambio, il Governo ha altresì definito la dovuta contropartita verso l’utente, tradotta in una forte riduzione dell’importo annuale (da 113,50 a 90 euro) e con la rateizzazione della somma dentro la stessa bolletta. Inevitabile che da più parti siano sorti dei malumori sul modello di “imposizione” della tassa.

Bolletta luce: se si omette il pagamento del canone, viene staccata la luce?

Canone Rai in bolletta (foto Adobe)

Dalle stesse riserve, viene da chiedersi se chi omette di pagare l’abbonamento radiotelevisivo possa al coltempo rimane al buio. A dire la verità, i dubbi sorti dall’unione di queste due fonti di spesa, hanno indotto talune persone a pensare che a titolo di utenti del consumo energetico, non potessero corrispondere le medesime esigenze del grande popolo del canone Rai.

C’è chi ha dismesso la televisione di casa, oppure è subentrato il caso di cessata utenza o del suo trasferimento; insomma, casistiche difficilmente gestibili se gli importi sono altrettanto difficilmente distinguibili o – nel caso – congelabili, nella confusione che potrebbe generarsi accanto al consumo dei kilowatt. Certo, se non viene pagata l’intera bolletta, si incappa di conseguenza nelle relative questioni di morosità della luce.

Coerente con la consuetudine, il comportamento del gestore risponde all’inizio con un primo avviso accluso nella bolletta successiva; poi una successiva riduzione della potenza del 15%; e in ultimo, l’utente recapiterà l’ultima lettera raccomandata A/R di messa in mora, prima dell’inevitabile distacco della corrente. Defalcaldo di propria iniziativa gli importi del canone Rai dalla fattura della luce, l’utente – almeno per il momento – non incorre alla cessazione della fornitura di energia elettrica.

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La società, in questo caso, avviserà l’Agenzia delle Entrate del mancato pagamento del canone; quest’ultima attiverà un accertamento ed eventualmente l’immediata rettifica da parte dello stesso Ufficio, se l’utente dimostri il mancato possesso del televisore. La mancata dimostrazione comporterà una sanzione pari a cinque volte l’importo del canone Rai dovuto e non versato.

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Oltre il termine di pagamento, l’importo sarà iscritto a ruolo e la competenza verrà trasferita all’Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia), affinché recuperi coattivamente le somme. Per importi bassi, la riscossione esattoriale comporterà il fermo auto o il pignoramento del conto corrente; quindi, o il mezzo verrà interdetto alla circolazione, oppure si imporrà alla banca, con una lettere raccomandata, di versare direttamente all’Agenzia Entrate Riscossione le somme pignorate. La procedura si blocca se il contribuente, entro 60 giorni, non abbia provveduto spontaneamente al pagamento.

Pubblicato da
Roberto Alciati