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Hai spesso uno strano prurito? Potresti avere questa allergia

Tra le allergie più diffuse tra gli italiani c’è sicuramente quella al nichel. Vediamo come si manifesta questa allergia

La pelle è molto delicata: è l’organo più grande del nostro corpo ed è quella che ci protegge dai traumi esterni a cui siamo sottoposti.

Molto spesso sulla nostra pelle troviamo bollicine, sfoghi o eritemi. Se siamo spesso soggetti a questo tipo di problemi potremo essere allergici al nichel. Ma come si manifestano i sintomi di questa particolare allergia? Vediamoli insieme.

Allergia al nichel? Attenzione a questi alimenti

L’allergia al nichel molto spesso è sottovalutata. Troviamo questo materiale in gioielli, trucchi, prodotti cosmetici, alimenti e anche in inchiostri per tatuaggi, nelle monetine, nell’abbigliamento e nei detersivi. Insomma questo elemento chimico è presente davvero in una grande quantità di oggetti.

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Il suo largo uso è dovuto al fatto che è molto malleabile per cui viene usato nella composizione di numerose leghe metalliche, come l’acciaio inossidabile. Nonostante sia presente anche all’interno del corpo umano, si tratta di uno tra i più potenti allergizzanti e il fatto che sia frequentemente presente in oggetti di uso comune rende particolarmente diffusa la relativa dermatite da contatto.

Questo metallo color argenteo è la causa più comune di dermatite allergica da contatto, ma può causare anche eczemi, orticaria, asma o disturbi digestivi. L’allergia al nichel è infine una tra le cause più comuni di dermatite alle mani, con importanti conseguenze a livello sociale e professionale.

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Il nichel si trova anche all’interno di tantissimi cibi in concentrazioni diverse a seconda della loro composizione biologica e dell’esposizione cui sono stati sottoposti, tramite l’uso di fertilizzanti e altri prodotti utilizzati in agricoltura. Contengono nichel fichi, albicocche, avocado e pere; carote, cavoli, spinaci, pomodori, cipolle, asparagi, piselli, funghi e broccoli; tutti i legumi; arachidi, mandorle, noci e nocciole; vino, noce moscata, cannella, liquirizia, tè, cacao e derivati.

Ancora contengono nichel i lieviti artificiale e margarine vegetali; avena, grano saraceno e cereali integrali; tutti gli alimenti conservati in contenitori di metallo e latta; molluschi e frutti di mare, aragoste e aringhe.

L’unico validato per individuare l’allergia al nichel è il PATCH TEST: consiste in un cerotto occlusivo contenente una minima quantità di nichel che rimane a contatto con la cute del paziente per 48-72 h. Semplice ed indolore.

Pubblicato da
Ramona Buonocore