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Biden ha deciso di fare causa al Texas per la legge sull’aborto

“E’ anticostituzionale” privare le donne del supporto medico, si tornerebbe indietro di 50 anni

(Getty Images)

Mentre si continua a discutere accesamente sull’accettazione o meno della matrice culturale come avallo ad alcune consuetudini territoriali in piena violazione dei diritti umani, il Texas, uno dei 52 “Stati Uniti”, ha introdotto una legge che consente alle donne di abortire solo entro le prime 6 settimane di gravidanza. Senza eccezioni. Neppure in caso di incesto o stupro. Il Presidente Biden, fin dall’inizio, aveva preso le distanze da una decisione “che viola i diritti delle donne”, ed ora arriva la denuncia. L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti fa causa allo stato del Texas, in quanto l’Hartbeat Act è considerato “chiaramente anticostituzionale”. La legge texana che impone serie restrizioni all’aborto stabilisce le 6 settimane di gravidanza come limite massimo per l’interruzione, perché i tempi coincidono con i primi rilievi del battito cardiaco del feto. E poco importa se la donna abbia subito violenza. Lo stato del Texas ha rimarcato in tal modo di essere uno dei paesi al mondo più retrogradi e discriminatori. Il problema è che gode di particolari autonomie: in altri stati confederati i tribunali avevano vietato l’applicazione di norme simili, ma in Texas le leggi possono essere applicate dai privati cittadini, attraverso cause civili. Una discriminante non da poco, che lascia i diritti nelle mani di una cultura prevalentemente WASP.

Il presidente Joe Biden già nei giorni scorsi aveva definito la legge “estrema”, dato che “viola palesemente i diritti delle donne e danneggia in maniera significativa l’accesso di queste ultime alle cure mediche”. Il Texas però ha deciso di tornare al passato, rettificando la sentenza della Corte Suprema del 1973, che concedeva alle donne il diritto di abortire fino alla 22esima-24esima settimana di gravidanza.

Ma questa volta l’amministrazione presidenziale si è imposta, ed ha già depositato la causa presso il Tribunale del Texas, chiedendo l’invalidazione della Heartbeat Act. Evidentemente, anche in un paese considerato democratico, quale è l’America, i diritti umani non sono ad oggi ancora una garanzia. L’Heartbeat Act, non solo viola i diritti delle donne in merito alla scelta di interrompere la gravidanza, ma reintroduce un principio di discriminazione sul genere femminile che con tanta fatica si tenta di eliminare dalle culture “non democratiche”. Quando finirà la strumentalizzazione politica sul corpo delle donne?

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Pubblicato da
Giulia Borraccino