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Truffe, attacchi di phishing ai danni di alcune banche: a rischio i conti correnti?

Le banche Intesa San Paolo e Unicredit e i loro correntisti sono state coinvolte da attacchi di phishing. Ecco di cosa si tratta

Foto Pixabay

Attacco di phishing ai danni delle banche di Intesa San Paolo e Unicredit e, ovviamente, dei suoi tantissimi clienti italiani.

I correntisti delle due banche hanno infatti ricevuto delle email molto credibili finalizzate a sottrarre le credenziali di accesso al conto corrente. L’attacco è risale a fine giugno e, secondo quanto riportato dalla sicurezza informatica Bitdefender, gli indirizzi IP del gruppo criminale sono giapponesi.

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Phishing Intesa San Paolo e Unicredit, la modalità di truffa

Foto (Pixabay)

Come detto tutti risale agli inizi di giugno quando i clienti di Intesa San Paolo e Unicredit sono stati coinvolti in due campagne di phishing, ovvero tentativi di sottrarre dati agli utenti con l’inganno.

I correntisti dei due istituti di credito hanno ricevuto una mail che li avvertiva di un intervento urgente da effettuare a causa della disattivazione del proprio conto o di alcune funzioni e, quindi, della necessità di accedere inserendo le proprie credenziali per poter riottenere l’accesso del conto corrente.

Le mail fraudolente erano molto simili a quelle originali inviate da Intesa San Paolo e Unicredit e potrebbero aver ingannato anche gli utenti più attenti. Per entrambe le banche la falsa mail avvisava che il proprio conto era stato sospeso e informava i destinatari di dover effettuare una verifica obbligatoria per potervi accedere di nuovo.

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L’utente, spaventato dall’urgenza della mail fittizia, inseriva a questo punto le credenziali decise in fase di registrazione sul portale della banca e a quel punto i malviventi potevano rubare per davvero l’accesso al conto corrente del cliente.

Quella ai danni di Intesa San Paolo e Unicredit è solo l’ultima di una lunga serie di truffe a discapito di ignari consumatori. Il consiglio è sempre quello di leggere attentamente la mail e, in caso di dubbio, contattare la propria banca di riferimento.

 

Pubblicato da
Ramona Buonocore