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Il nuovo piano Ue contro l’evasione fiscale, è iniziata la lotta contro le multinazionali?

“Oggi gli Stati membri perdono decine di miliardi di euro ogni anno a causa della frode, dell’evasione e dell’elusione fiscale“.

Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia, presenta l’agenda della Commissione Europea, mettendo in luce i punti principali del programma.

In cima alla lista delle priorità della Commissione Ue si posiziona il contrasto all’evasione fiscale, che costano all’UE “circa 50 miliardi di euro all’anno a causa delle frodi transfrontaliere sull’Iva, 46 miliardi all’anno per evasione fiscale internazionale da parte di individui, e tra i 35 e i 70 miliardi l’anno a causa dell’elusione delle imposte sulle società”.

Delle cifre che meritano senza dubbio un accordo tra gli Stati sulle misure più efficaci di lotta. Sotto i riflettori ci sono le multinazionali. L’UE punta a combattere le società di comodo e vuole introdurre la pubblicazione delle aliquote reali fiscali delle multinazionali.

La mossa più corposa è denominata ‘Business in Europe: Framework for Income Taxation (Befit)’, che fornirà alle multinazionali un nuovo quadro fiscale. Verrà introdotto “un unico regolamento sull’imposta sulle società, offrendo una ripartizione più equa dei diritti di tassazione tra gli Stati membriper “minimizzare le possibilità di elusione”.

Questa linea d’intervento unitaria contribuirebbe non poco ad un allineamento tributario degli Stati membri, tra i quali alcuni finora hanno conservato gelosamente la propria politica fiscale.

La Commissione continua palesando l’intenzione di “ridurre gli oneri amministrativi, rimuovere gli ostacoli fiscali e creare un ambiente più favorevole alle imprese nel mercato unico”, nonché  fiscale.

La nuova generazione UE è quella che sopravviverà al disastro economico del Covid. Nell’agenda della Commissione Europea si palesa l’intenzione di incoraggiare le società a finanziare le proprie attività attraverso capitale personale, e non accedendo a forme di debito.

Come?

L’Ue autorizza gli stati membri a consentire dei vantaggi fiscali per le imprese che erano attive prima del Covid. In sintesi, gli stati che aderiranno al suggerimento della Commissione Euroea, permetteranno alle imprese di compensare i costi delle perdite di fatturato attraverso le imposte pagate prima del 2020.

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Queste sono le priorità in tema fiscale dell’Unione Europea. E’ previsto per il 2022 un simposio per affrontare dettagliatamente le tematiche qui esposte, dal titolo “Struttura dei sistemi fiscali dell’Ue nella prospettiva del 2050”.

Pubblicato da
Giulia Borraccino