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AstraZeneca sospeso, l’Italia in crisi tra morti sospette e richieste di risarcimento

In seguito alla sospensione cautelare del vaccino AstraZeneca gli italiani tengono il fiato sospeso in attesa di capire ne sarà della campagna vaccinazioni.

AstraZeneca ritirato.

“Temporaneamente, in via precauzionale, solo cautelare” etc. Parole sulle quali si è insistito molto per non destare psicosi di massa, ma non è bastato.

Nelle ultime 24h migliaia di prenotati per il vaccino incriminato ed altrettanti in attesa del richiamo sono con il fiato sospeso in attesa di conoscere cosa ne sarà del prodotto farmaceutico che avrebbe dovuto risolvere il problema pandemia. Ma per ora sono più le domande che le risposte.

A seguito di morti “sospette” dopo la somministrazione del vaccino, anche l’Italia ha deciso “in via del tutto precauzionale” di seguire la linea di altri paesi europei sospendendo Astrazeneca in attesa della prossima riunione di Ema (Agenzia europea per i medicinali).

Questa decisione dell’Aifa ha sorpreso l’opinione pubblica, che da giorni veniva tranquillizzata sulla campagna vaccinazioni Astrazeneca. A far saltare il tappo è stato il lotto ABV5811, sequestrato perché sospetto di essere stato causa della morte di alcune persone.

Alcuni centri vaccinali erano stati creati ad hoc per Astrazeneca. Nel momento in cui è arrivata l’ufficiale sospensione del vaccino molti utenti si trovavano all’interno di queste strutture in attesa di ricevere la prima dose.

Appena arrivata la notizia è intervenuta la Croce Rossa ed gli utenti sono stati invitati ad uscire dai centri vaccinali in attesa di ulteriori disposizioni. Le vaccinazioni sono state immediatamente bloccate ed i centri chiusi.

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Codacons avvia una class action

(pixabay)

“Da giorni stiamo ricevendo le denunce dei cittadini che si sono sottoposti alla vaccinazione Astrazeneca e segnalano problemi, in alcuni casi anche gravi, insorti dopo la somministrazione delle fiale”. 

Queste le dichiarazioni di Codacons, che tramite comunicato stampa annuncia di voler intraprendere una via risarcitoria per coloro che hanno subito danni, anche gravi, in conseguenza della somministrazione del vaccino.

Ovviamente dovrà essere accertato un nesso di causalità tra la vaccinazione e l’insorgere di problematiche fisiche.

Una class action raccoglie pre-adesioni ed invita tutti coloro che hanno riscontrato effetti collaterali non previsti a contattare l’associazione.

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Nel frattempo altri vaccini sono stati collaudati e stanno per essere immessi sul mercato. E la storia continua.

Pubblicato da
Giulia Borraccino