Mia, il nuovo reddito di cittadinanza: come cambia il tetto Isee

E’ in via di definizione il nuovo sussidio statale che sostituirà il reddito di cittadinanza: si chiamerà Mia e avrà un diverso tetto Isee

Nuovo reddito di cittadinanza in arrivo (Adobe) – Consumatore.com

Cambia il reddito di cittadinanza. La notizia era già stata ampiamente anticipata dal governo Meloni che sull’addio al reddito di cittadinanza ha costruito buona parte del suo consenso grazie anche alla campagna di sostegno delle emittenti televisive private che appoggiano il governo di centrodestra.

Tuttavia, non si tratta di una cancellazione definitiva ma di una trasformazione. Il reddito di cittadinanza cambierà il nome e subirà delle modifiche proiettate a ridurne la spesa pubblica. Nella sostanza esisterà ancora il sussidio per chi non trova lavoro in attesa di vedere attuata l’altra riforma annunciata e legata al reddito, ossia la gestione della parte attiva proiettata a formare e inserire i disoccupati nel mondo del lavoro.

Mia, il nuovo reddito riduce la platea dei beneficiari

Nuovo reddito di cittadinanza in arrivo (Adobe) – Consumatore.com

Si chiamerà Mia, che sta per Misure di inclusione attiva. Il ministro del lavoro Calderone alla quale era stato affidato il compito di stendere un progetto di riforma per il 2024 ha anticipato i tempi e la bozza del nuovo sussidio è già in procinto di essere discussa in consiglio dei ministri. L’obiettivo è l’entrata in vigore da settembre.

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Intanto tra le novità del nuovo sussidio c’è il tetto Isee che viene abbassato ulteriormente. Infatti, per ottenere la Mia è necessario non superare il tetto Isee di 7.200 euro. Si passa così  dai 9360 euro previsti per il reddito di cittadinanza a quota 7200 per la MiaCiò vuol dire abbassare la paltea degli aventi diritto e la spesa.

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Sostanzialmente ad oggi la nuova norma taglia soltanto la platea. Sarebbe bastato ridurre i numeri del reddito di cittadinanza. Tuttavia, le logiche politiche portano spesso a cambiare i nomi alle leggi con tanto di conseguenze in termini burocratici semplicemente per questioni elettorali. Infatti oltre a tagliare la platea si riduce il reddito per gli occupabili che passa a 375 euro dai 500 previsti.